Frate, M5S: “Al lavoro per l’Italia”



Il neo deputato del M5S Flora Frate, esprime il proprio pensiero dopo la fiducia ottenuta dal premier Giuseppe Conte.

Queste le sue parole:

Dopo tre mesi, finalmente, siamo in aula per votare la fiducia al Governo del Cambiamento della XVIII Legislatura. Con Giuseppe Conte Presidente del Consiglio e una squadra di Ministri pronta a rimboccarsi le maniche.

Il voto del 4 marzo ci ha investito di una grande responsabilità: dare voce e rappresentanza a quel 32% di elettori che ha visto in noi – nella nostra squadra, nel nostro programma e nella persona di Luigi Di Maio – l’unica speranza per un’Italia migliore in cui vivere, lavorare, investire e far crescere i propri figli.

A causa di una pessima legge elettorale che il Movimento non ha votato, nessuna forza politica ha conquistato una maggioranza autonoma in Parlamento. A quel punto il campo delle possibilità andava restringendosi. O ci rifugiavamo sull’Aventino, praticando l’esercizio consolatorio di un’opposizione inutile, oppure ci mettevamo al lavoro per portare al Governo le istanze ed i bisogni di 11 milioni di italiani.

Abbiamo aperto il cantiere delle possibili alleanze, mettendo al centro del confronto unicamente il nostro programma elettorale. Grazie all’ottimo lavoro del Professor Della Cananea, abbiamo studiato i punti in comune tra il nostro programma e quello delle altre forze politiche. Molti speravano in un dialogo con i Democratici. Non sono mancati autorevoli esponenti del PD che hanno visto nelle nostre proposte (acqua pubblica, reddito di cittadinanza, articolo 18) un terreno comune sul quale edificare un` ipotesi di Governo. Ma il confronto è morto prim’ancora di iniziare, e certamente non per nostra scelta. Il PD di matrice renziana ha scelto di chiuderci la porta in faccia, sperando in un nostro fallimento. Non entro nel merito di questa scelta, saranno i dirigenti e gli elettori del Partito Democratico a doverlo fare.

Essere al Governo con la Lega di Matteo Salvini non è di sicuro qualcosa che si fa a cuor leggero. Sono una donna orgogliosamente del Sud, che ama la propria terra e che si è sempre battuta contro ogni forma di discriminazione. Non dimentico i cori e le battute inneggianti al Vesuvio oppure le tante offese contro i meridionali straccioni che campano di assistenzialismo. Ma abbiamo sempre detto che per noi il vero leader era il programma, i contenuti e non le poltrone, gli interessi del paese e non quelli dei partiti. E che tutto – ogni decisione, ogni proposta, ogni argomento – andava discusso prima, analizzato insieme, messo nero su bianco.

Così è nato il Contratto di Governo: un patto scritto alla luce del sole, sotto lo sguardo attento di cittadini continuamente aggiornati tramite il nostro blog, sulla piattaforma Rousseau e finanche in piazza con gazebo di confronto e di ascolto. Altro che Patto del Nazareno, scritto segretamente nelle stanze private di un partito politico. Tutto il nostro lavoro è stato fatto nei luoghi della democrazia parlamentare e poi sottoposto ai cittadini che lo hanno votato. Democrazia Rappresentativa e Democrazia Diretta, ecco la nostra differenza.

Un Contratto per un Governo del Cambiamento per migliorare la qualità della vita degli italiani. Creare lavoro, contrastare la povertà, ridiscutere e superare leggi sbagliate, ridare la giusta centralità al Parlamento che in questi anni è stato del tutto svuotato di significato, rilanciare e rinforzare gli strumenti della democrazia partecipativa.

Migliorare la qualità di vita degli italiani significa anche avere maggiore peso in Europa. L`Italia fuori dall`Europa sarebbe un male, ma questa Europa ha spesso inferto colpi pesanti all`Italia. Nessuno batterà pugni sul tavolo, immagine accattivante ma vuota di significato. Vogliamo riconquistare uno spazio di autorevolezza per dire cosa non funziona e cosa andrebbe rivisto. E lo vogliamo fare da grande paese quale siamo, uno dei principali fondatori dell`Europa politica ed economica. Perché gli italiani non devono imparare a votare sotto il ricatto dei mercati, del Financial Times, di Junker o altri. Crediamo in un`Europa che sia realmente unita e solidale, un`Europa dei popoli e non delle élite. Non siamo anti Europa, ma ci batteremo per un`altra Europa possibile.

Di certo non sono mancati momenti di tensione, anche di pesante conflitto politico, in queste lunghe settimane. L’incarico affidato a Cottarelli, che al Senato non avrebbe preso neppure un solo voto di fiducia, a fronte di una maggioranza politica saldamente costituita, ci è sembrato un grave colpo inferto alla volontà popolare. Pur non spaventandoci un ritorno al voto – giustamente invocato da Luigi Di Maio fin dal primo momento – c’abbiamo provato ancora. Di Maio ha ricostruito il dialogo col Colle, inaspritosi pesantemente. Si è fatto promotore dell’ultimo tentativo di dare al Paese un Esecutivo Politico, guidato da un Presidente del Consiglio scelto da forze politiche legittimate da un voto popolare senza precedenti. La geografia elettorale ci dimostra che il Movimento 5 Stelle vince al Sud così come la Lega si conferma al Nord. Ebbene, per la prima volta abbiamo un Governo che rappresenta l’Italia nel suo insieme, senza settorialismi né campanilismi di comodo. Mi verrebbe da dire che il vero Fronte Repubblicano, a difesa dell’Italia tutta, siamo noi.

Molti osservatori, più o meno in buona fede, vedono a rischio la nostra Democrazia. Mi viene da tranquillizzarli, il nostro Ordinamento costituzionale è un perfetto meccanismo di pesi e contrappesi, saggiamente architettato dai Padri Costituenti. Il Bicameralismo Paritario e tutti gli altri strumenti di controllo, sono una totale garanzia della stato di salute della nostra democrazia. Grazie all’impegno dei tanti che si sono battuti, la Riforma Costituzionale del 4 dicembre è stata bocciata dal popolo, quindi niente da temere.

Oggi voterò SI alla Fiducia, un voto che significa tante cose.

Che credo in questo Movimento, casa comune e approdo dei tanti che, come me, si sono sempre impegnati in politica ma che dovevano “aspettare il loro turno”, alla faccia della meritocrazia.

Che ho stima e fiducia in Luigi Di Maio, un giovane trentenne che ha combattuto una straordinaria campagna elettorale, portando il Movimento alla vittoria; Luigi Di Maio, e noi tutti con lui, siamo la vera rivoluzione generazionale di cui questo paese ha bisogno.

Che il Movimento oggi ha l’opportunità di mettersi alla prova: non sarà semplice, gli attacchi saranno molteplici, tanti i limiti oggettivi; ma ci metteremo la faccia e il cuore perché non possiamo deludere la fiducia di chi crede in noi.

Che il Paese ha bisogno di risposte, perché non è più praticabile la politica delle banche a discapito delle fasce deboli, dei lavoratori sfruttati, delle famiglie impoverite, dei disoccupati senza prospettive, dei tanti giovani in fuga, delle donne sottopagate e messe ai margini.

Darò il mio contributo, nella VII Commissione ed anche in altre se sarà il caso. In Aula darò il meglio per portare avanti la linea del Movimento e rappresentare tutte le istanze che mi verranno sottoposte. Lo farò senza dimenticare la mia storia: donna, del Sud, sociologa ed insegnante, antifascista.

Il mio SI di oggi, come quello dei miei colleghi, è l’approdo naturale del 4 marzo, ma è anche la sintesi della grande mobilitazione popolare messa in campo con #IlMioVotoConta. Dietro il nostro SI c’è un popolo, che oggi ha un Governo Amico che non lo lascerà più solo. Tutto è pronto, adesso tocca a noi.

Al lavoro, per l’Italia.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27832 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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