Taxi, Santori, FDI: “Parlamento non può permettere che l’antitrust si al fianco di Uber”



 

“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dovrebbe essere una autorità amministrativa indipendente. Solo in Italia possiamo però vedere un’autorità pubblica sostenere le ragioni di una multinazionale. Per questo motivo vogliamo rivolgere la nostra vicinanza ai tassisti romani che oggi si ritroveranno a manifestare in difesa dei propri diritti e del proprio lavoro contro la decisione dell’Antitrust di schierarsi in un processo al fianco di Uber, per di più impiegando soldi pubblici in questa scelta. Troviamo paradossale che l’Autorità garante della Concorrenza si schierata in maniera contraria al servizio pubblico, favorendo così un privato in una diatriba che rischia di mettere in crisi un intero comparto con cui vivono migliaia di famiglie a Roma e in tutta Italia. E’ doveroso sostenere la battaglia di una categoria di lavoratori onesti che dovrebbe essere tutelata in primis proprio dallo Stato, senza sentirsi costantemente sotto il fuoco amico mentre cerca di difendere il proprio posto di lavoro dagli attacchi delle grandi multinazionali. Come Fratelli d’Italia chiederemo che il Governo e il Parlamento facciano piena luce su questa vergognosa vicenda”.

E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia in merito alla manifestazione dei sindacati Uiltrasporti taxi, Fit-Cisl taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb e Fast-Confsal tpnl e dell’Associazione Tutela Legale Taxi che oggi alle ore 14:00 a Roma, si uniranno in un presidio di protesta autorizzato davanti la sede dell’antitrust in Piazza Verdi.

 

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