LETTERA APERTA AI CITTADINI DI ANGUILLARA, DI EMILIANO MINNUCCI



Emiliano MinnucciIn questi mesi ha preso piede una campagna calunniosa, politicamente ispirata, che mira ad intaccare la reputazione di quanti hanno amministrato Anguillara fino a dicembre dello scorso anno.
Le menzogne che si vanno spargendo, riguardano, più che l’attività di governo, sulla quale è giusto il confronto, anche aspro, alcune fantomatiche situazioni di interesse privato che avrebbero riguardato, tra gli altri, anche la mia persona. Per fortuna, la gran parte dei cittadini di Anguillara sa quanto sia lontana da me anche solo l’idea di utilizzare a fini privati il mio ruolo pubblico.
Tuttavia, ritengo doveroso reagire a questa vera e propria offensiva di denigrazione subdola, fatta di passaparola e di mezze frasi, condotta in stile mafioso. So che è difficile, perché , come si sa, la calunnia è un “venticello” difficile da arginare: purtroppo una bugia ripetuta tante volte diventa una mezza verità.
Nonostante ciò, non mi arrendo affatto. Non solo a tutela della mia onorabilità, ma anche per dare soddisfazione a quanti non hanno mai smesso di sostenermi, pure nei frangenti più difficili.
Mi è stata attribuita la proprietà di una o più ville realizzate in zona agricola; la comproprietà dei locali del nuovo poliambulatorio; una indennità provinciale da 15.000 euro; un interesse diretto e personale negli impianti per la raccolta differenziata e nell’area delle ex ferrovie dello Stato; ben 30 ettari di terreno diventati edificabili col nuovo PRG;  perfino la colpa di essermi innamorato, ricambiato, di una dipendente della multiservizi comunale. E chissà cos’altro ancora….
Ebbene, premesso che quest’ultima vicenda attiene solamente ai fatti miei, le altre sono bugie, meschine e calunniose, tendenti a demolire sul piano morale una persona perbene quale mi ritengo e sono.
Negli anni in cui ho fatto il Sindaco ho ricevuto migliaia di cittadini, dai più bisognosi ai più facoltosi: nessuno di essi, e sottolineo NESSUNO,  può dire di aver  ricevuto da me proposte, pressioni o indicazioni volte a trarre un profitto diretto o indiretto alla mia persona o alla mia famiglia.
Ho svolto la mia attività godendo di una indennità di 2200 euro al mese, poi ridotti a 1800, pochi per una responsabilità così grande, ma più che sufficienti per le mie esigenze, specie se confrontati ad un salario medio di un operaio con moglie e figli a carico.
Non ho una casa di proprietà, né altri beni immobili.LETTERA APERTA AI CITTADINI DI ANGUILLARA, DI EMILIANO MINNUCCI
Ho una utilitaria (fiat Idea) comprata nel 2004, prendendo un apposito finanziamento che ho finito di rimborsare nel 2008, e se ho potuto mettere da parte qualche euro (pochi purtroppo!!!) è solo grazie al fatto che, fino a tutto lo scorso anno, ho vissuto in casa con i miei genitori, che si sono fatti carico delle necessità quotidiane, senza mai chiedere nulla.
Oggi, da consigliere provinciale, i gettoni di presenza, se vado tutti i giorni a Palazzo Valentini, mi danno un reddito di  2000 euro (che NON percepivo quando ero Sindaco), cui si sommano i 1400 che guadagno da lavoratore precario presso la LegaAutonomie Lazio (anche questi fino a tutto dicembre NON li percepivo essendo in aspettativa non retribuita!!).  In tutto 3400 euro al mese: sono un privilegiato sicuramente, ma non Paperon de’ Paperoni!!
Infine, scusate se è poco, ma negli anni del mio mandato non ci sono stati scandali, inchieste, rinvii a giudizio, condanne: posso aver sbagliato perché è umano, ma mai con la malafede!!!
Mi scuso con chi legge se ho dovuto “mettere in piazza” tutte queste informazioni, e magari annoiare il lettore stesso, per sgombrare il campo e fare chiarezza di fronte ad una situazione ormai non più tollerabile.
Penso, oggi più che mai, che sia dovere di chiunque abbia un ruolo pubblico, anche a livello locale, dare conto agli elettori, in modo trasparente, di come e di quanto si trasformi la propria condizione economica dentro le “stanze dei bottoni”.Grazie per l’attenzione.

 Emiliano Minnucci

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