BRACCIANO – INSIEME CON I CITTADINI PER DISCUTERE DI PROGRAMMA ELETTORALE



Siamo ormai entrati nel vivo della campagna elettorale per le amministrative del prossimo maggio, il Pd ha già delineato nella figura del sindaco uscente il proprio candidato, Sel per ora vuole le primarie nel centrosinistra, mentre dall’altra parte il comitato civico “Bracciano che vogliamo” sta raccogliendo adesioni per la costruzione di un programma e il PdL locale si presenterà sabato prossimo all’Archivio storico per la presentazione del Piano casa insieme a esponenti regionali di partito, Udc e CasaPound.
“Partecipazione e condivisione” questo lo slogan lanciato  dal gruppo promotore di “Bracciano che vogliamo” durante l’assemblea indetta all’auditorium comunale. Maurizio Furlani ha illustrato le motivazioni, le caratteristiche e le finalità del comitato civico ideato prima dell’estate da un gruppo di residenti e concretizzato nei mesi a seguire da tutta una serie di azioni volte al riconoscimento ufficiale sancito proprio con la presentazione pubblica di ieri mattina. “Conviviamo con una politica inadeguata alle reali esigenze delle persone e siamo troppo spesso spettatori passivi della perdita repentina di valori, ideali, punti di riferimento – ha detto Furlani evidenziando il primo articolo dello statuto del Comitato – emerge così la necessità di riannodare il filo diretto tra  cittadini e amministratori per riprendere un dialogo che porti tutti, soprattutto i giovani, ad essere protagonisti del proprio futuro e della propria città. Il comitato civico – ha spiegato – è una cassa di risonanza per idee, progetti e scenari che possono nascere dalla conoscenza dei problemi reali e dalla passione civile di singoli e di realtà associative”.
“Bracciano ha delle enormi risorse e potenzialità, ma mi chiedo fino a che punto siano state sviluppate – ha continuato Alessandro Bacca, braccianese da oltre venti anni – personalmente ritengo che si possa fare molto di più per valorizzare il nostro territorio”. Il membro del gruppo promotore del comitato ha descritto a grandi linee la storia del paese lacustre, la strategica posizione geografica collocata tra la costa e la capitale con gli oltre 140 kmq di superficie e la popolazione che raggiunge un numero di 20mila abitanti. “Sono stanco di vedere un paese statico, soggetto passivo di eventi positivi o negativi – ha aggiunto Bacca – credo fermamente nella legittimità della trasformazione in un luogo vivibile, di una Bracciano non di pochi, ma di tutti”.
La “sorta di immobilismo nella pubblica amministrazione” è stata evidenziata anche da un avvocato residente a Bracciano da sei anni. “Non accetto che Bracciano sia un uniforme quartiere a ridosso di Roma che ospita soprattutto una comunità di pendolari – ha così motivato la sua adesione al progetto civico Alessandro Malara che ha anche illustrato le caratteristiche tecniche del comitato e le modalità attraverso le quali intende procedere in prospettiva anche del fatto che a elezioni concluse non cesserà la sua attività di collante tra cittadini e amministrazione. “Lo statuto è costituito da 7 articoli, così come 7 sono le persone che andranno a formare il direttivo – ha spiegato Malara – le commissioni, alle quali tutti sono invitati a partecipare, comprenderanno settori importanti quali l’urbanistica, i lavori pubblici, il turismo, attività produttive e sport, l’ambiente e il territorio, le politiche sociali e sanitarie, la cultura e il bilancio, lasciando naturalmente spazio a proposte aggiuntive”.
“Con i partiti e oltre i partiti potrebbe essere il nostro motto – ha detto Marcello Pezzillo, consigliere comunale del PdL – vogliamo aprire le porte del comitato a tutte quelle persone che al di là delle proprie opinioni politiche vogliono dare un contributo alla nostra città per presentarci come alternativa alla attuale maggioranza, per quello che a nostro parere non ha fatto o ha fatto male, ma soprattutto perché è venuto a mancare il fondamentale rapporto diretto tra Pubblica amministrazione e cittadini. Vogliamo anche essere alternativi ad un certo modo di fare politica – ha continuato – è ora che la classe dirigente di Bracciano venga composta dal basso e non da quattro persone chiuse nelle stanze dei palazzi di Roma”.
Pezzillo ha inoltre chiarito la sua posizione all’interno del comitato. “Pur rivendicando con orgoglio la mia appartenenza al Partito e  la rappresentanza in consiglio comunale, in virtù della partecipazione diretta in cui credo, avverto l’obbligo di mettermi in discussione e formalmente rimettere il mio mandato nelle mani di questa comunità politica, umana e civile lasciando al gruppo la decisione sul mio eventuale ruolo futuro. Ritengo inoltre – ha aggiunto – che non bisogna ripetere l’errore commesso 5 anni fa, quando una maggioranza numerica di consensi si è ritrovata minoranza in consiglio comunale, dunque l’obiettivo comune deve essere quello di vincere le elezioni non disperdendo le forze e lavorando per la composizione di una lista unica, perché non ci possiamo suicidare di nuovo”.
“All’interno del nostro comitato si deve avvertire la concretezza di un confronto leale fra tutte le persone che hanno deciso di mettersi in campo – ha ribadito Claudio Gentili – e il centro dell’azione politica deve risultare l’interesse primario dei cittadini, mettendo finalmente da parte gli eccessivi personalismi che hanno caratterizzato l’alternativa all’attuale amministrazione. Alle ultime elezioni comunali non ho partecipato perché ero estremamente convinto che le solite persone  non avrebbero potuto portare un vantaggio a questa città, ma l’avrebbero trasformata in una sorta di principato. Alla luce dei fatti non mi sono sbagliato, la consapevolezza che l’amministrazione comunale sarebbe stata un fallimento è oggi sotto gli occhi di tutti – ha accusato Gentili – mi sembra superfluo sottolineare la trascuratezza di tutti i servizi di cui un cittadino ha bisogno, dal decoro urbano, all’assoluta mancanza di programmazione di sviluppo turistico, dalla cementificazione incontrollata, al totale distacco dei cittadini dall’amministratore, questa è stata la conseguenza di una pessima amministrazione. Sono convinto  – ha aggiunto – che quando in un amministratore viene a mancare la spinta passionale che è stata dimostrata in questo tavolo, il manifestarsi degli insuccessi diventa  inevitabile. Come cittadino di Bracciano già in passato ho sentito la necessità e la passione di impegnarmi in prima persona per garantire un futuro al paese, un futuro che non può essere fatto solo di ordinaria amministrazione. Bracciano che vogliamo  in questo sforzo di rinnovamento vuole dialogare e integrare al suo interno i cittadini, le forze sociali, le forze politiche per creare un organismo unitario, una compagine convinta e competente. Ritengo che fare politica – ha concluso – significhi innanzi tutto mettersi al servizio dei cittadini, prestare qualche anno della propria esperienza professionale per migliorare i servizi e la qualità della vita della popolazione.

Iris Novello

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