ADOLESCENZA. UN PERIODO CHE PUO’ DURARE UNA VITA.



Nel processo adolescenziale si racchiude tutta la forza, il pensiero e lo spirito creativo del bambino che sta cercando se stesso per determinare il proprio destino di adulto.
E’ insito nella sua immaturità il nuovo sentire, fonte di idee, energia pura e vitalità pronte per il conflitto generazionale,  per l’affermazione dell’individualità.
Ma l’adolescente di oggi, tende a vincere troppo presto la sfida perché trova campo libero nella famiglia e rischia di perdere il senso della sua istintiva ribellione; per questo sceglie spesso, ed in fretta, di personificarsi nel prototipo di individuo che più insistentemente gli si pone davanti, riconoscendo questa come unica via per apparire maturo.
Ciò, credo non sia propriamente un processo di crescita quanto piuttosto un processo che spinge ad una identificazione con l’essere grande. I modelli offerti sono quelli dei media che hanno le loro leggi: vendere e omologare.
Conformare il bambino all’adulto per vendere tutto quello che ne rende appetibile la realizzazione.
“Troppa fretta di crescere” stabilisce l’ultimo sondaggio dell’istituto di ricerca delle “Girl scout”; la conclusione rivela che sono soprattutto le bambine ad atteggiarsi a dive, a sognare un futuro da star per diventare ricche e famose puntando sull’immagine.
I bambini non vogliono essere considerati piccoli, sognano di crescere precocemente, diventare adulti e poi…?
Paradossalmente poi, le donne continuano a lamentarsi degli uomini che invece non sono cresciuti, che non riescono a prendersi le responsabilità, ad uscire dal loro fantastico mondo dei bimbi per affrontare gli obblighi.
E poi, c’è quello che gli uomini difficilmente dicono perché meno predisposti delle donne a lasciarsi andare a confidenze: sono stanchi delle “panterone” alla “Sex and the city” che, in fondo, sognano il principe azzurro rincorrendo un’idea di perfezione inesistente ma che non fa sentire l’uomo comune all’altezza giusta.
Bambini “troppo alti” ma anche bambine dalle aspettative poco realistiche! Forse gli stessi che erano fanciulli desiderosi di crescere frettolosamente e che sono divenuti uomini e donne con una finta maturità.
Secondo l’osservatorio sui diritti dei minori, il 72% dei ragazzi cerca su internet consigli e sostegno, a confermare che i genitori non raccolgono la sfida, interpretano il bisogno di autonomia dei figli come necessità di esprimere la massima libertà. Abdicano lasciando libero il trono a teen-agers che rivendicano un punto di vista personale ma che, invece, diventa esattamente corrispondente ad un tipo di società che tutto uniforma.
Non diventerà maturo, nella versione dell’illuminismo kantiano, chi non riuscirà ad usare il proprio intelletto senza la guida di un altro e a giudicare dal lavoro ben svolto da tutti i mezzi di comunicazione che  condizionano, formano, unificano, pochi cervelli sembrano davvero distinguersi.

 

LZ

 

 

 

 

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