Francia, Laforgia, Mdp: la sinistra che ha smesso di fare il suo mestiere

Francesco Laforgia



“Certo che Macron e Le Pen non sono la stessa cosa, che sciocchezze. Ma brindare al successo dell’uomo nuovo e al declino di un pezzo importante del socialismo europeo, significa essere complici del disastro senza aver fatto nulla per evitarlo”.E’ quanto scrive su facebook il presidente del gruppo Articolo 1 – Mdp alla Camera dei Deputati, Francesco Laforgia.  “Il terrorismo, la composizione sociale, i processi di integrazione, il modo di stare in Europa, insomma le specificità di quel Paese – continua-  rendono il tentativo di queste ore di piegare la vicenda francese ai fatti di casa nostra buffo, provinciale e maldestro. Naturalmente un filo è possibile tirarlo. Le culture politiche che hanno un ancoraggio con il secolo scorso, mostrano la corda. E anziché prendersi cura e riaggiornare i partiti che quelle culture le hanno custodite, non con un nuovismo dalle ricette già vecchie ma con la capacità di mettere mano, radicalmente, a un mondo guasto, davanti agli sconvolgimenti della crisi economica e a un processo di deterioramento delle condizioni materiali di milioni di persone, quei partiti sono stati abbandonati, come gusci vuoti nei quali non era più possibile cercare riparo. Lo hanno fatto gli elettori. Lo hanno fatto i leader che per “innovare”, si sono inventati altro. Vale per la destra. Vale a maggior ragione per la sinistra che ha smesso di fare il suo mestiere. La domanda che gli elettori hanno rivolto al partito socialista francese  – conclude il presidente Laforgia- è stata più o meno questa: “Se in questa lunga fase di ripiegamento della globalizzazione, non sei stato capace di rappresentare il riscatto del mio destino, perché dovrei affidartelo, anche al netto di una candidatura come quella di Hamon?”. È il guscio che ha perso credibilità”.

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