Frosinone, Scaccia: “Cristofari candidato spento e improbabile”



Dopo l’ennesimo attacco proposto dal candidato del PD, Cristofari, verso il sindaco Nicola Ottaviani, è intervenuto il coordinatore comunale e consigliere di FI, Giuseppe Scaccia. “Le ennesime dichiarazioni scomposte di Cristofari contro il sindaco Nicola Ottaviani dimostrano, ancora una volta, la povertà di idee del candidato di una parte del PD frusinate, in cerca di visibilità mediatica, per ottenere qualche rigo di citazione, nella conclamata illusione che, ad ogni mezza pagina sulla carta stampata, possa corrispondere un voto nell’urna. In realtà, Cristofari continua a commettere l’errore di non considerare la vecchia regola di base dell’esposizione mediatica, la quale prevede che non parlando si può generare il dubbio, legittimo, sulla idoneità ad amministrare, mentre straparlando quotidianamente si riesce a fornire la certezza della propria incapacità ad occuparsi di questioni amministrative. Quando Cristofari, infatti, sostiene che gli atti aziendali vengono votati dai manager o dai commissari, cercando di togliere ad Ottaviani il merito di aver deliberato la istituzione di neurochirurgia e di radiologia interventistica a Frosinone, dimostra di non conoscere neppure lontanamente l’esistenza dell’assemblea provinciale dei sindaci, l’unico organo deputato alla pianificazione sanitaria del territorio. Quando, poi, sottolinea che Ottaviani aveva collaborato con la Mastrobuono per la redazione della struttura dell’atto aziendale, così come ha fatto anche con Macchitella, fornisce la prova provata di non aver letto mai i due atti aziendali, se non per la parte che, evidentemente, lo poteva riguardare più da vicino, poiché alcune vicende, ormai, negli uffici di via Armando Fabi, sono diventate un po’ il segreto di Pulcinella. Se, infine, Cristofari si spinge anche ad indossare i panni dell’improbabile moralista, allora sia coerente, semel in saeculo, rinunciando alle corsie preferenziali che non esistono per il 99% del personale della Asl. Spieghi, Cristofari, infatti, in quale altra provincia italiana, o in quale altra Asl della penisola, vengono liquidati 160.000 euro al presidente dell’Ordine dei medici, senza la pronuncia di un giudice o l’avanzamento di un giudizio, per pretese risalenti anche a dieci anni prima, in concomitanza dell’accettazione di una candidatura di partito, mentre la stragrande maggioranza dei medici e dei paramedici della stessa Asl è costretta a portare avanti cause costose e ad attendere sentenze anche per decine di anni. La verità è che oggi Cristofari, malgrado sia sorretto da quello che resta di un barlume di potere che passa per enti pubblici finanziati dalla collettività, i quali dovrebbero, viceversa, rimanere imparziali, come Saf, Asi, Cosilam e altri, non riesce a fare breccia neppure nell’elettorato più ortodosso della sinistra, refrattario alle imposizioni dall’alto veicolate dalle solite roboanti macchine blu. Del resto, quando afferma che Acea dovrebbe essere compresa, e magari anche assecondata, anziché redarguita perentoriamente come sta facendo Nicola Ottaviani, dimostra ulteriormente di trovarsi perfettamente in linea con il presidente della Camera di commercio Pigliacelli, ospite di riguardo alla presentazione della propria candidatura, di una parte del PD. Per non parlare, poi, della vicenda della Klopman, in cui, mentre Cristofari invocava l’intervento divinatorio e lontano del Ministero, il sindaco Ottaviani riusciva a convocare sia il management che gli indiani al comune di Frosinone, comunicando loro, peraltro anche in inglese, che non avrebbe tollerato la riduzione dei livelli occupazionali o lo smantellamento dell’azienda, come avvenuto in precedenza nella vicenda della Videocolor, in cui i parlamentari amici di Cristofari recitarono il ruolo di Ponzio Pilato. Un piccolo consiglio, quindi, mi permetto di dare al candidato Cristofari, per i prossimi aperitivi itineranti che lui ha dichiarato di voler effettuare ogni 15 giorni: speriamo siano a base di tè delle migliori miscele inglesi, adottando, eventualmente, cocktail rigorosamente analcolici prima di percorrere la pubblica via alla guida di veicoli dotati di motore a scoppio”.

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Informazioni su Samantha Lombardi 6437 Articoli
Samantha Lombardi è un archeologa, laureata in Archeologia e Storia dell'Arte del Mondo Antico e dell'Oriente. Cura un sito che parla del patrimonio artistico (www.ilpatrimonioartistico.it), collabora con l'Ass. Cul. Il Consiglio Archeologico ed è addetta stampa dell'Ass. di Rievocazione Storica CVLTVS DEORVM. Dal maggio del 2014 collabora con Il tabloid.it

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