Cneleao Meravigliao



Molti ricorderanno il tormentone della trasmissione televisiva “Indietro Tutta” di Renzo Arbore, ballerine in mise brasiliana intonavano scatenate la pubblicità di uno sponsor inesistente: Cacao  Meravigliao. Tanto seducenti quanto convincenti da indurre a cercare la  marca falsa in supermercati veri.

Prima del Referendum Costituzionale  si conosceva poco del CNEL, delle sue funzioni, competenze e composizione. In pochissimo tempo, da meno di quarant’otto ore, i dipendenti del CNEL sono passati dall’essere sull’orlo di una crisi di  nervi a organizzatori di  party che farebbero impallidire quelli della dolce vita! Trenini e selfie che sbancano sul web con danzatori e danzatrici, che a dispetto di qualche anno in più, alzano i calici con un indubbio effetto “CNELAO MERAVIGLIAO”. Se pure dovessero essere  cancellati in un prossimo futuro hanno già le serate prenotate, perchè se c’è una cosa che caratterizza questi anni  è che ci vuole poco a diventare un mito.

Le immagini, che mostrano questi serpentoni  euforici entrare e  uscire dai saloni  sfarzosi di Villa Lubin, al centro di Villa Borghese, hanno fatto il giro del mondo e  pare che tanti abbiano telefonato  chiedendo se si replica  a Capodanno! Voci maliziose insinuano che sulle sale della baldoria  qualcuno avesse messo già gli occhi e aspettava  con discrezione che i vecchi affittuari lasciassero. Un pò come  al Senato, dove come ogni persona che deve  rimettersi a cercare lavoro, studiavano già il funzionamento delle Regioni. In attesa di sviluppi  ci si è dedicati all’addobbo di un maestoso albero di Natale che troneggia nel Transatlantico, qui niente  balli e cotillons, a meno di non conoscere qualcuno al CNEL su cui è il caso di appagare qualche curiosità, visto che era inserito nella lista degli enti inutili e spreconi.

Il CNEL è un organo costituzionale creato nel 1957 e disciplinato nelle sue funzioni con una legge del 1986. E’ composto da 64 membri che hanno un mandato quinquennale che può essere rinnovato, la nomina del presidente del CNEL spetta al Presidente della Repubblica. Esprime pareri  e promuove iniziative legislative in materie tributaria, di bilancio e di aspetti costituzionali, il Governo, il Parlamento o anche singole Regioni possono chiedere pareri  o scegliere la sua sede per il confronto fra le parti sociali. La  dicitura completa è: Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e chi ne fa parte rappresenta le categorie produttive in misura proporzionata all’importanza. Su quante risorse fossero destinate al CNEL, alcune fonti di stampa hanno parlato di circa tre milioni di euro l’anno e  su  incarichi di tutto riposo  con un impegno mensile limitato, ci sono state numerose polemiche, fino alla dichiarazione proprio ieri del Presidente Delio Napoleone all’agenzia ADNKROS,   impeccabile alla scrivania, con neanche una traccia dei bagordi, ha dichiarato serafico: “E’ stato riconosciuto il nostro ruolo”. Non si sa se stesse valutando l’ipotesi del film “Full Monty”, dove i minatori disoccupati diventano spogliarellisti per necessità, ma una strada dovranno trovarla per rintuzzare l’idea che lo si volesse abolire per poi farlo rinascere sotto altre forme.

La  lotta contro gli sprechi è una cosa seria e  se non sono uno sperpero di  fondi  devono dimostrarlo. Per adesso si balla per la scongiurata chiusura e  si risponde al citofono che non smette di suonare, sono gruppi che chiedono di salire, anche solo per un giro. CNELAO MERAVIGLIAO…

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