Intervista a Massimiliano Verde



Il dott. Massimiliano Verde, presidente dell’Accademia Napoletana ed in qualità di vice presidente della Federazione Alliance Européenne des Langues Régionales, è impegnato da tempo, in un progetto culturale, didattico, turistico, di riapertura del cammino culturale “Provenza-Napoli” Tale progetto già patrocinato dalla Città Metropolitana e Comune di Napoli e che vede prestigiose collaborazioni come quella con il Museo del Tesoro di San Gennaro è finalizzato anche alla diffusione internazionale e locale dell’idioma napoletano. Difatti il dott. Verde già impegnato in Francia in un progetto di “sensibilizzazione alla cultura e lingua della Campania”, ha realizzato un vero e proprio metodo per l’apprendimento del Napoletano che si muove nel quadro delle competenze prescritte dall’Ue per l’apprendimento delle lingue, in tal senso Verde ha creato l’Accademia Napoletana, organismo scientifico e di promozione e tutela del patrimonio linguistico e storico-culturale napoletano e campano, appunto e che vede tra i suoi membri insigni cultori della civiltà napoletana come il giudice Mario Lepre, scrittori come Pino Aprile ed insigni scienziati come il dott. Antonio Giordano di Philadelphia od il Professor ed Avvocato Pietro Nardella Dellova dell’Università Fluminense del Brasile. Verde si sta muovendo anche verso tutte le comunità d’origine napoletane e campane nel mondo ma anche verso le autorità di Bruxelles. In tal senso, in occasione della giornata europea delle lingue ha provveduto, all’invio ai deputati italiani della commissione cultura ed istruzione dell’Euro Parlamento, di un manifesto per il riconoscimento e la tutela legale e didattica della lingua Napoletana. Si tratta di un documento che potremmo definire storico perché nasce in seno ad una federazione europea ( composta da espressioni culturali di altri paesi, tra cui Francia e Spagna) e che formalmente desidera impegnare le autorità italiane ( in primis l’onorevole Silvia Costa) affinché finalmente quella che è la lingua dell’arte, della poesia, della canzone e dell’arte ceramica e presepiale abbia un giusto riconoscimento, venga difesa ed insegnata finalmente a scuola ed in ogni altra realtà deputata all’insegnamento ed alla produzione di “cultura”. Il documento vuole ricordare infatti che la lingua è diritto dell’Uomo e che pertanto ogni sua compressione o peggio vilipendio ne costituisce violazione. E molto spesso ciò accade per il Napoletano e per chi …lo parla. Ecco il senso del Manifesto ed ecco il punto: occorre tutelare un diritto inalienabile, quello della comunità e degli individui della comunità napoletana e campana ad esprimerlo, ed infatti : come dice Verde infatti “nu populo senza lengua nun esiste!” Il dott. Verde desidera porgere all’attenzione quindi della città di Napoli e della Regione Campania quanto sopra, data la rilevanza internazionale per la difesa del patrimonio culturale napoletano e campano.

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Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

1 Commento

  1. Grande Dott Massimiliano Verde.
    Abbraccio fraterno (e napoletano)

    Prof. Pietro Nardella Dellova

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