Teppanyaki, wok e vaporiera, con il Cooking Theatre Experience la contaminazione gastronomica è servita

Il 4 Novembre a Campodarsego (PD), è stato presentato uno show-cooking di “nuova generazione”, al passo con le scelte culinarie del mercato globale. Chef e pubblico sono stati gli attori di una performance teatrale a base contaminazioni culturali gastronomiche e tecniche di cottura innovative



Trasformare il caro, vecchio, show-cooking in un’esperienza gourmet assolutamente dinamica, gustosa e decisamente istruttiva. Uno spettacolo di “nuova generazione” che stravolge lo spettacolo gastronomico tradizionale, trasformandolo in un’esibizione teatrale il cui protagonista assoluto è stato il pubblico che, per una sera, ha vissuto la  “cucina” proprio come avviene nei grandi ristoranti.

E’ con questa curiosa novità che venerdì 4 Novembre sono stati accolti i numerosi spettatori arrivati a Campodarsego (PD) per assistere al ‘Cooking Theatre Experience’, il format ideato da Teodoro Mandato, founder della rete di imprese d’Amore&d’Italia e Silvia Carraro, imprenditrice Offcar di attrezzature professionali per la ristorazione.

Così per otto spettatori, scelti a caso all’inizio della serata, lo spettacolo si è trasformato in una performance in diretta da una postazione cucina allestita sul palco: fuochi accesi, grembiuli in vita, padelle wok in mano, ingredienti sul pass e lo Chef Renato Bernardi ad attenderli per sfornellare, saltare, ‘svaporare’ e mantecare. Una vera e propria ‘brigata’ che si è cimentata nella preparazione di un menù come nelle vere cucine. Nella concitazione della performance in neo cuochi hanno respirato gli stessi ritmi, affanni, emozioni, difficoltà che si vivono nella realtà, toccando con mano gli stessi strumenti e le stesse tecnologie utilizzate dai professionisti. In questo caso macchine da cucina con tecniche di cottura orientali per cucinare anche piatti italiani.

Un format sicuramente innovativo che unisce lo studio di un’azienda sull’evoluzione culturale di un Paese all’analisi di una rete d’imprese sulle contaminazioni culturali gastronomiche fino all’applicazione pratica attraverso la cucina di un grande Chef. Ma ‘Cooking Theatre Experience’ nasce soprattutto da una visione precisa che fonde insieme gli elementi cardini da cui il format stesso prende vita, primo fra tutti il concetto di «cucina come metafora della vita».

La “cucina”, unica forma d’arte che coinvolge tutti e cinque i sensi, e le “cucine”, ambienti dove questa arte prende vita dalle mani di cuochi dotati di strumenti in grado di esprimere la loro creatività. Proprio come gli artisti. Per questo le cucine percepite come “mondo in cui tutto avviene”: un luogo dove gli uomini esprimono i propri vizi e le proprie virtù, dove nascono e, a volte si vivono amori, dove si palesano ambizioni e competizioni, un luogo in cui si consumano tradimenti ma nel quale si rafforzano anche grandi amicizie.

E come il Teatro, espressione artistica che prende vita sul momento, dove ogni volta è una ‘Prima’, così in cucina sbagliare non è permesso. Teatro e Cucina, due forme d’arte che si fondono scambiandosi e contaminandosi continuamente.

Ecco cos’è ‘Cooking Theatre Experience’: un format che racconta di ‘cucina’ e di ‘cucine’ attraverso l’arte del teatro.

 

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