Basta all’illegalità nel corpo di Napoli!



Le foto che vedete sono state scattate da me il 4 febbraio durante la pausa pranzo. Ritraggono l’incrocio tra Via San Biagio dei Librai con Via Giovanni Palladino e Piazzetta del Nilo. Ero in compagnia di un caro amico di Frosinone che come me ama Napoli e, nonostante avesse visto quelle strade un centinaio di volte, non voleva perdersi la magia ed il sapore che regalano.

Abbiamo così percorso le antiche strade del cuore di Napoli, quando ci siamo trovati di fronte quattro bancarelle: tre di cianfrusaglie ed una di sigarette di contrabbando. La statua del Dio Nilo (detta anche “’O cuorpo ‘e Napule”), che dal XV secolo domina il Largo Corpo di Napoli e simboleggia la prosperità , è così mortificata dalla presenza di quattro vergogne. A dire il vero sono mortificati tutti i napoletani onesti che pagano le tasse, vivono onestamente e non si piegano ai facili guadagni a scapito della collettività.

Possibile mai che nel cuore della città che amo, in un luogo dove transitano quotidianamente migliaia di cittadini, turisti, studenti e rappresentanti delle forze dell’ordine, si debba assistere a questo scempio? Il segnale che emerge è che è l’illegalità la fa da padrone alla faccia dello stato e delle sue istituzioni.

10968630_10204476885495406_112700690_oDi chi sono le colpe? Di chi dovrebbe controllare e fa finta di non controllare, di chi dovrebbe denunciare ed ha paura di denunciare, di chi dovrebbe creare il lavoro ma gli è più comodo tenere i cittadini con l’acqua alla gola, di chi dovrebbe creare e distribuire la ricchezza tra tutti i cittadini  e non solo ad appannaggio degli amici degli amici.

Non accetto le scuse dell’arte di arrangiarsi e del fatto che anche loro devono campare. Il doversi arrangiare non significa delinquere o scaricare sul mancato guadagno degli altri i propri ricavi. Il dover campare non autorizza a non rispettare la legge.

Non ditemi che per me è facile dire certe cose, perché ho la fortuna di avere un’occupazione; la fortuna magari è anche frutto di tanti sacrifici e rifiuti a certe logiche.

Premesso che vendere certe cose è vietato, vi chiedo perché noi paghiamo le tasse e questi soggetti no? Individui che magari godono di sussidi e agevolazioni abitative pagate proprio con le nostre tasse. Se uno di noi evade, lo stato come si comporta? Perché, invece, con loro gira la testa?

Tante volte ho ribadito che lo stato siamo noi. Per l’ennesima volta vi invito ad essere stato e ad avere il coraggio di denunciare e gettare dove meritano le mele marce. Quest’ultime, mentre noi dormiamo, fanno i propri porci comodi alla faccia nostra. Sveglia!

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27803 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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