Fiumicino – Falso allarme bomba su un aereo



Serata movimentata per 81 passeggeri in partenza dall’aeroporto di Fiumicino, dove intorno alle 20 è scattato l’allarme bomba su un aereo della compagnia Niki diretto a Vienna e l’attivazione del protocollo antiterrorismo.

Secondo una prima ricostruzione, un ingegnere di nazionalità slovena, avrebbe detto al comandante del volo di aver imbarcato nella stiva un bagaglio con una bomba.

Secondo altre fonti non accertate, invece, l’allarme sarebbe scattato per un malinteso: una coppia di passeggeri avrebbe notato “presunti atteggiamenti sospetti” di un altro passeggero, visto giocherellare con un contapassi e con dei foglietti scritti in arabo. Insospettiti,  avrebbero chiesto cosa fosse e l’uomo gli avrebbe risposto, forse scherzando, che ”era un congegno per far saltare gli aerei”. La coppia allora si è alzata, mascherando il panico, si è avvicinata all’hostess sussurrandole di sorridere e di dover parlare urgentemente col comandante.

Il primo pilota allora avrebbe fatto scattare il protocollo antiterrorismo, avvisando la torre di controllo. Il questore Antonio Del Greco, che dirige la Polizia di frontiera aeroportuale, ha fatto spostare l’aereo in una  zona isolata, all’altezza della pista 2,  dove è stato circondato dagli agenti della Polaria e dai mezzi di sicurezza e dei vigili del fuoco.

Il Comandante del veivolo ha cercato di mantenere la calma tra i passeggeri, per non gettarli nel panico e per non innervosire il sospetto attentatore, con la collaborazione del personale di bordo  ha avvisato i passeggeri di un ritardo nella partenza a causa di un piccolo problema tecnico.

Gli agenti, una volta a bordo hanno individuato e bloccato l’uomo, che non ha opposto resistenza ed è stato condotto negli uffici di polizia giudiziaria per essere ascoltato. L’ingegnere sloveno ha dichiarato che gli altri passeggeri avrebbero capito male la sua frase. Nonostante ciò è stato arrestato per procurato allarme.

I controlli sul veivolo da parte degli artificieri sono iniziato dopo che gli altri 81 passeggeri sono stati fatti scendere e condotti in un canale di sicurezza per ulteriori riscontri e per le verifiche incrociate con i propri bagagli. Le perquisizioni fatte con attrezzature in grado di intercettare esplosivi non hanno dato risultati.

L’allarme bomba è rientrato intorno alle 23, i passeggeri della “Niki” sono stati imbarcati su altri velivoli in partenza per Vienna, ma una decina ha rinunciato al viaggio.

L’aeroporto Leonardo da Vinci si è paralizzato per oltre due ore, con forti rallentamenti del traffico aereo, sia in partenza che in arrivo,  a  tutti i voli in fase di decollo è stato impedito tassativamente di patire dalle 20 in poi e per quelli che dovevano atterrare le istruzioni sono state precise e perentorie: utilizzare una sola pista, la più lontana dal luogo in cui, nel frattempo il velivolo della “Niki” era stato fatto spostare.

Mentre tre voli, in arrivo a Fiumicino sono stati dirottati all’aeroporto Pastine di Ciampino

Samantha Lombardi

Il tweet di AirLive.net dove si vede il fumo dalla pista in cui si trovava l’aereo con la presunta bomba

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Informazioni su Samantha Lombardi 6437 Articoli
Samantha Lombardi è un archeologa, laureata in Archeologia e Storia dell'Arte del Mondo Antico e dell'Oriente. Cura un sito che parla del patrimonio artistico (www.ilpatrimonioartistico.it), collabora con l'Ass. Cul. Il Consiglio Archeologico ed è addetta stampa dell'Ass. di Rievocazione Storica CVLTVS DEORVM. Dal maggio del 2014 collabora con Il tabloid.it

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