Fiumicino – È caos bagagli, manca il personale



È caos bagagli all’aeroporto di Fiumicino, dove migliaia di valige sono rimaste a terra causando molti problemi a chi ha dovuto viaggiare in questo week end. Un tam tam che ha visto come comune denominatore i disordini degli operai che hanno causato l’interruzione del servizio. In realtà non c’è stato nessun disordine e nessuno sciopero non proclamato i bagagli sono rimasti a terra perché manca il personale, non solo per gli esuberi che sono partiti in settimana ma anche per il termine del contratto di molti operai stagionali.

La verità è che c’è tensione tra il personale della pista Alitalia che dopo aver accettato a loro malgrado gli esuberi imposti da Etihad hanno visto per l’ennesima volta come nell’azienda rappresentante la compagnia di bandiera ci siano figli e figliastri, con settori amministrativi “sfiorati” dai licenziamenti e settori operativi letteralmente decimati. Lascia perplessi la modalità con cui tanti lavoratori sono stati informati della fine del rapporto lavorativo, per i più fortunati una telefonata, per altri direttamente la disabilitazione del badge aziendale al momento di iniziare il turno e la scorta da parte della sicurezza che li ha gentilmente messi alla porta dopo avergli “concesso” di svuotare gli armadietti.

Di certo molti di loro non si aspettavano il tappeto rosso ma almeno che l’azienda dopo anni di servizio li avesse almeno chiamati nell’ufficio del personale per una “stretta di mano” e un ringraziamento per il lavoro svolto in tanti anni di servizio e per aver accettato alcune condizioni lavorative al limite sia a livello contrattuale che di modus operandi.

I dipendenti Alitalia che sono rimasti in azienda hanno cambiato la loro immagine di profilo nei social con un riquadro nero per solidarietà verso i  loro colleghi rimasti senza lavoro,  Alitalia dal canto suo fa invece sapere che non c’è  stato nessun problema di ordine pubblico e che la disattivazione dei badge aziendali è stata causata da un disguido interno e che tale operazione doveva partire da questa mattina in concomitanza con l’arrivo delle lettere di messa in mobilità.

Per sicurezza i carabineri della compagnia aeroporti ha monitorato a distanza i palazzi Alitalia all’esterno del sedime aeroportuale per precauzione.

Anche la Presidente del Consiglio del comune di Fiumicino Michela Califano si è schierata dalla parte dei lavoratori rilasciando una dichiarazione forte e decisa sulle responsabilità di quanto sta accadendo.

[quote font=”0″ arrow=”yes”]Quanto accaduto in Alitalia nell’ultimo fine settimana è allucinante. Dipendenti trattati come pacchi postali, rispediti a casa senza alcun preavviso. Password e tesserini smagnetizzati. Agenti della sicurezza costretti a scortare fuori colleghi come fossero delinquenti. Una vergogna. A poco servono le scuse di presunti disguidi tecnici. Non doveva accadere. Il caos valigie che si è verificato ieri all’aeroporto di Fiumicino ha soltanto un colpevole: Alitalia e la pessima gestione degli esuberi. Una figuraccia per l’intera nazione. Come presidente del consiglio comunale di Fiumicino e consigliere dell’area metropolitana porterò questa vicenda all’attenzione di ogni ente interessato. Ringrazio chi ha già raccolta la mia denuncia: consiglieri regionali e parlamentari che presenteranno presto interrogazioni e interpellanze. Questa storia non può passare sotto traccia. Fuori i colpevoli. [/quote]

 

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