Dopo numerose indagini sull’assassinio del pakistano 28enne ucciso a calci e pugni lo scorso 18 settembre, i Carabinieri hanno arrestato B.M, 40 anni già noto alle Forze dell’Ordine, accusato di essere stato complice del figlio minorenne nel violento omicidio in via Lodovico Pavoni, nel quartiere romano di Torpignattara.
Gli sviluppi nelle indagini shanno preso una svolta dopo che i Carabinieri hanno analizzato le varie testimonianze, che hanno fatto emergere un grave quadro indiziario a carico del B.M., il quale è risultato aver istigato il figlio a colpire selvaggiamente la vittima. L’uomo avrebbe poi minacciato i testimoni dell’aggressione affinché non dicessero nulla alle Forze dell’Ordine.
Le indagini hanno chiarito che la sera del 18 settembre scorso, B.M., fosse infastidito dal comportamento tenuto in strada dal giovane straniero, lo insultò affacciandosi dalla finestra di casa, per poi lanciargli contro una bottiglia e poi incitò il figlio minorenne ad aggredire il giovane pakistano, dicendogli “picchialo … ammazzalo”. Il reato contestato al padre dell’assassino sono di concorso in omicidio volontario, adesso si trova nel carcere di Regina Coeli.
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