Roma – Fori Imperiali: come nel percorso cinquecentesco



Durante il convegno “Il futuro della valorizzazione dei beni culturali. Il caso dei Fori Imperiali“, organizzato dal dipartimento dei Beni culturali dell’Ordine degli Architetti di Roma, con il patrocinio del MiBACT, del Comune di Roma e delle università La Sapienza e Roma Tre, e tenutosi lo scorso Martedì 27 maggio, l’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo ha annunciato che «la viabilità è sicuramente una parte importante di tutta l’area dei Fori Imperiali, ma non è l’obiettivo principale. Noi vogliamo ripensare a quest’importante asse viario senza alcun dogma, ma raggiungendo l’obiettivo della fruizione da parte di tutti i romani».

Quindi, una grande rivoluzione per tutto l’asse viario dei Fori Imperiali e delle strade limitrofe. Il Campidoglio sta lavorando ad una serie di interventi come  riqualificare i complessi architettonici a margine dei Fori, a cominciare da Palazzo Silvestri Rivaldi, con interventi di restauro e rilancio funzionale estesi all’area della “passeggiata Cederna“. Un altro punto è il collegamento con la Suburra, tra via Baccina, iFori e Bocca della Verità.

 Il percorso pedonale prevede anche accessi trasversali che permetteranno di attraversare la Suburra, accedere ai Fori di Traiano e di Augusto, attraversare via dei Fori Imperiali, accedere al Foro di Nervaper ricongiungersi al Vicus Capitolinus, al Vicus Iugarius e al Tevere. In quest’ottica è prevista la creazione di nuovi accessi al Foro di Augusto, la riconnessione tra via dei Fori Imperiali e Ss. Luca e Martina (con la realizzazione di una passerella sul Foro di Augusto sul tracciato della via Bonella), ed infine la ridefinizione del salto di quota fra i Fori e via della Consolazione, ridisegnando gli accessi da via di S. Teodoro.

Importanti per il Comune sono le “nuove centralità” dell’area dei Fori Imperiali, verranno realizzati dei nuovi spazi espositivi dalla Torre dei Conti all’isolato d’angolo fra via dei Fori Imperiali e largo Corrado Ricci.

Spiega Caudo “Bisogna cambiare la prospettiva  per esempio non guardare i Fori solo partendo da piazza Venezia, ma invece immaginarseli con attraversamenti trasversali che li percorrano. In questo modo avremmo un’area aperta nel cuore della città, che fa rinascere lo stesso asse pedonale del ‘500. Noi dobbiamo pensare ad un’area in cui sia possibile rendere più fruibile la sedimentazione archeologica, a chiunque l’attraversi, bisogna ricucire il tessuto urbano anche nella sua storicizzazioneNelle prossime settimane – ha ribadito – la chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali sarà progressivamente estesa fino a piazza Venezia. Solo alcuni bus potranno passare. La rivoluzione della viabilità – assicura – non manderà in tilt la città“.

Durante l’estate, quindi, si pensa ad un ampliamento del blocco del traffico privato da largo Corrado Ricci fino a piazza Venezia, intervento confermato sempre dall’assessore all’urbanistica Caudo.  La rivoluzione coinvolgerà anche via di San Giovanni in Laterano, dove, del tratto in prossimità dell’Anfiteatro Flavio, si interverrà con una riqualificazione completa: verrà rimosso il marciapiede, rifatto il  margine del Ludus Magnus, verranno realizzate delle nuove le caditoie, con una conseguente bonifica della rete fognaria, verrà ripavimentata la strada, verrà risistemata l’illuminazione. Solo questo intervento costerà circa 210mila euro, lo stanziamento dei fondi è così ripartito: 130mila euro stanziati dalla commissione Roma Capitale, gli  80mila euro rimanenti sono stati raccolti tra una decina di esercenti della strada, che potranno aumentare i tavolini all’esterno.

Le novità, però non si fermano qui, un altro punto focale del progetto comunale è piazza del Colosseo, Caudo prosegue “Dobbiamo immaginare una zona tutta collegata con un asse pedonale che dalla piazza va verso il Foro e il Campidoglio e la via Sacra. Una riqualificazione totale che ovviamente necessita di una progettazione completa, bisognerà lavorare sui livelli stradali, ma è tutto assolutamente possibile“, l’area diventerà una zona di attraversamento pedonale.

All’ interno di questi piani d’intervento, l’assessore all’urbanistica e il sindaco Ignazio Marino chiederanno al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, una proroga per la commissione Stato-Comune per portare a termine il progetto della pedonalizzazione dei Fori Imperiali.

Un auspicio viene espresso anche dal sottosegretario alla Cultura, Ilaria Borletti Buitoni: “La valorizzazione dei territori è sempre una scelta politica. Roma è sicuramente una città ricca dal punto di vista archeologico,un patrimonio che merita una particolare attenzione, come dal punto di vista museale. Naturalmente la buona integrazione tra le istituzioni rende più fluida la soluzione dei problemi e credo che su questo dobbiamo migliorare tutti. Per un’area così importante è necessaria una progettazione condivisa. Quanto alla pedonalizzazione, i progetti sono suggestivi, ma l’importante è che vengano condivisi con la cittadinanza e che facciano parte di una visione d’insieme del contesto in cui si inquadrano“.

Un altro importante intervento è quello dell’ Architetto della Sovraintendenza Comunale BB.CC., Virginia Rossini, che spiega: “Ci vuole una progettazione organica che tenga conto anche dei servizi e del contesto della città. Se studiata in questo modo, la pedonalizzazione per la creazione di un parco archeologico sul modello di Atene può essere strategica. Chiediamo però che vengano fatti dei concorsi di progettazione anche per l’area dei Fori“.

Un’altra idea, che si inserisce in questo piano di interventi, è quella di chiudere via dei Cerchi. Con questo intervento  si pensa sia possibile  creare un secondo ingresso all’area del Palatino,  proprio di fronte al Circo Massimo e in corrispondenza dei Palazzi Imperiali, ottenendo così un unica area archeologica centrale. “Uscendo dalla metro dobbiamo immaginarci, avendo il monumento a destra,  tutta una zona collegata con un asse pedonale che va verso il Foro e il Campidoglio e la via Sacra. Una riqualificazione totale che ovviamente necessita di una progettazione completa, bisognerà lavorare sui livelli stradali, ma è tutto assolutamente possibile”, continua l’assessore Caudo.

Il capogruppo FI di Roma Capitale, Giovanni Quarzo, e il presidente del Comitato Via Labicana Celio,Marco Veloccia, dichiarano in una nota che “Le pedonalizzazioni volute dal sindaco Ignazio Marino sarebbero “operazioni dal sapore ideologico”. Infatti Marino, amministratore che non sarebbe in grado nemmeno di mandare avanti un condominio, persevera nelle sue campagne ideologiche. Dopo aver mandato in crisi il traffico del versante Colosseo con una finta pedonalizzazione; dopo aver minacciato di fare ancora più danni chiudendo completamente via dei Fori come vorrebbe l’immobile assessore Caudo, oggi vorrebbe chiudere definitivamente il tratto finale di via di San Giovanni in Laterano”. Continuano “Non vogliamo pensare sia per pagare chissà quale cambialuccia elettorale, ma Marino deve spiegare una scelta che rischia di rappresentare un pericoloso precedente: a fronte di pressanti richieste, con motivazioni discutibili, Marino vorrebbe chiudere definitivamente l’accesso veicolare a una strada pubblica. E lo farebbe peraltro stanziando anche 180mila euro di fondi pubblici che, in un momento di crisi, potrebbero fare la differenza per tutta la città. Incredibile. Chiederemo spiegazioni su una operazione dal sapore ideologico, strutturalmente sbagliata da un punto di vista di mobilità, e fondamentalmente errata per la sua valenza di precedente”.

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