Roma – Un sedicenne brasiliano vandalizza il Colosseo



L’Anfiteatro Flavio è sempre più protagonista della scena romana. Dopo la “presunta” visita a sorpresa del Principe Harry, il monumento rimbalza di nuovo sulle pagine della cronaca per un atto di vandalismo, che non è nemmeno il primo dall’inizio dell’anno.

L’11 gennaio scorso sono stati protagonisti di una vicenda analoga due australiani, di 45 e 12 anni, padre e figlio, nella speranza di lasciare una testimonianza indelebile sul monumento, hanno deciso di scrivere il proprio nome su un muro del  Colosseo. Il ragazzino, aveva già scritto due lettere del proprio nome su un muro in laterizio di fine ottocento, il padre faceva da palo. L’atto vandalico, fortunatamente, non è sfuggito al personale di sorveglianza che ha allertato le forze dell’ordine. I due sono stati fermati,  il padre è stato denunciato, mentre il ragazzino, non imputabile, è stato segnalato alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni per imbrattamento di bene di interesse storico.

Il 17 marzo, un canadese di 15 anni in gita scolastica, ha staccato un laterizio dal muro del Colosseo per poi infilarselo nello zaino (il laterizio venne staccato da un setto murario di collegamento tra il primo e il secondo ambulacro, in corrispondenza del fornice 7, al II ordine). In questo caso è stata importante la segnalazione di un altro turista che ha immortalato in una foto il gesto del quindicenne, che poi è stato identificato e fermato dai Carabinieri del comando Celio. Nel suo zainetto è stato trovato anche un frammento di ceramica. I due reperti sono stati sequestrati e consegnati alla soprintendenza che li ricollocherà al loro posto.

I protagonisti di queste azioni vandaliche vogliono solo lasciare il proprio nome in un luogo simbolo di Roma se non addirittura portarsene via un frammento come souvenir.

Torniamo all’ultimo atto vandalico: il 20 maggio mattina il 16enne brasiliano, a roma con i compagni per una gita scolastica, ha deciso di incidere la propria iniziale, una “M” sul muro del belvedere che si affaccia realizzato nell’ottocento da Valadier. Il ragazzo rischia una denuncia per danneggiamento del patrimonio culturale alla Procura presso il Tribunale dei minori.

In una nota la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma,  spiega l’accaduto: “L’intervento del personale di vigilanza del Colosseo è stato immediato, ma il ragazzo aveva già inciso qualcosa sul muro. Sono stati chiamati i Carabinieri, intervenuti in pochi minuti con agenti del Nucleo radiomobile III sezione Motociclisti. I militari hanno identificato il soggetto negli uffici della Soprintendenza. Dopo il riconoscimento congiunto del danno, il ragazzo – che ha confermato di aver graffito la «M», riconoscibile fra altri segni – è stato condotto presso la caserma dei Carabinieri per l’espletamento delle formalità, a partire dai siti di grandi dimensioni e con imponenti flussi turistici”.

La Soprintendente Mariarosaria Barbera, ha dichiarato: “Dall’inizio dell’anno è il terzo episodio di danneggiamento intenzionale da parte di turisti. È l’ennesimo segnale della necessità di incrementare il personale di vigilanza”

Anche il Direttore del Colosseo, Rossella Rea, ha rilasciato una dichiarazione: “siamo consapevoli che, pur tra migliaia di turisti corretti, vi sono soggetti capaci di comportamenti che possono tradursi in rischi sia per il monumento che per la loro stessa incolumità, ma con un addetto alla vigilanza ogni 2.500 turisti, è possibile che qualcosa sfugga al nostro doveroso controllo”.

Il "graffito"
Il “graffito”

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