Mototurismo: scopriamo chi è Manuele Bonafede in arte Alieno Nero



Manuele "Alieno Nero" Bonafede
Manuele “Alieno Nero” Bonafede

Cosa spinge un uomo a sfidare se stesso e la sorte mettendosi in gioco in un avventura non con poche incognite non lo sappiamo. La cosa certa è che di uomini così ce ne sono, uomini con gli “attributi”, con una passione così forte che sfida qualsiasi impedimento che vorrebbe fare la ragione. È il caso di Manuele Bonafede conosciuto al grande pubblico di motociclisti con il nick name di Alieno Nero, un soprannome che già evoca il suo carattere e la sua indole “fuori dal comune”, un uomo che ha saputo mollare una vita relativamente stabile per seguire una passione vera, il viaggio.
Alieno sta per intraprendere una lunga avventura che lo porterà dall’altra parte del mondo, e abbiamo colto l’occasione di fargli alcune domande:

Ciao Alieno, prima di tutto grazie per averci dedicato il tuo tempo che sappiamo ristretto a causa del prossimo viaggio. La prima domanda è quella che vorrebbero farti tutti gli aspiranti moto viaggiatori, come e dove si trova il coraggio di partire per un viaggio che non sia il classico “week end in moto alla beauty farm”?
Ciao Emanuele, grazie a te per l’intervista in primis, per ciò che riguarda il viaggio in verità sarei già dovuto partire da tempo, quindi nessuna fretta. Aspiranti hai detto? Esistono due categorie di motociclisti e non sono ne tipi da custom ne da moto da strada, direi che ci sono le persone che hanno più affinità con le due ruote anziché altre. Credo sia una voce del passato nella nostra testa, muscoli, ossa, sensi, tutto già vissuto, se non erro a che vedere con il famoso karma, per conto mio sia con il cavallo che con la moto ho un affinità innata, con quest’ultima non perché faccio le curve a 200 o mi faccio un chilometro su una ruota, tanto meno per possedere un gilet pieno di toppe identificative, bensì perché sento la moto come un mezzo di libertà come se il mondo non avesse frontiere, come fosse ancora selvaggio. Detto questo mio caro anche un week end con lo spirito giusto in moto può trasformarsi in un’avventura favolosa! Poi parlavi anche di coraggio? Spero di non deludere i romantici non definirei coraggiosa questa avventura mi sono semplicemente rotto di questo paese e di certa gente che vive con la ruota del criceto al posto del cervello, corrono, rubano, maltrattano, e tante altre belle cose, soprattutto con le varie benedizioni della chiesa cristiana, ma alla fine dopo tutto questo si trovano al punto di partenza, meglio morti che vivere in questo modo!

Quando decidi di partire come fai a conciliare tutto, famiglia, amici, lavoro?
Bella domanda, in parte il mio nickname, come hai aggiunto tu all’inizio di questa intervista, dovrebbe già dirti molto,  “fuori dal comune”. La famiglia? Nei miei 40 anni, vissuti 120, sono riuscito a fare due figlie che ora hanno 21 e 18 anni, un maschietto che ha 3 anni, le donne sono abituate a me sanno che il papà non timbra il cartellino, il piccolo non lo vedo da molti mesi mi é stato sequestrato dalla madre ucraina e come al solito questo bel paese dimentica di tutelare i propri cittadini, pazienza lo vedrò al mio ritorno. Per quanto riguarda il lavoro sono sempre stato un tipo eclettico, cambio spesso e non ne soffro la mancanza… e chi ne soffrirebbe!
Amici non ne ho!
Ho una donna per ora, forse ci sarà al mio ritorno o forse no, è un rischio calcolato ma questa è la vita potrei non tornare io stesso!

Nel tuo prossimo viaggio toccherai mete e paesi realmente complicati dal punto di vista socio-politico, non ti spaventa questo? E da moto viaggiatore che ha girato per quasi tutto il mondo qual è la differenza tra il nostro paese e quelli che hai visitato?
No per niente. Credo che dal punto di vista politico siamo sotto un treno anche noi ma “ironia“ a parte non posso fare una differenza, avrei dovuto viverci, posso però dirti che molti paesi considerati terzo mondo da noi sono avanti anni luce rispetto al nostro paese, basti pensare che a Cuba regalano determinate medicine che qui nel paese dei balocchi costerebbero centinaia di euro. In Brasile le tasse sulla casa le paghi una volta e basta per il resto della vita e via dicendo, così però mi fai diventare sovversivo poi mi mandano gli agenti a farmi la pelle, ironizzo ovviamente! Se posso, per chiudere, il paese dove viviamo è sempre il migliore perché è dove siamo nati, facile trovare differenze in giro, personalmente in tutti questi anni non ho capito molto dell’Italia tranne che è piena di ladri, ladroni e approfittatrici di svariati paesi, figurati se ricomincio da capo in un altro!

Durante la preparazione di un viaggio qual è la parte più importante, tolti gli sponsor che aiutano, l’equilibrio psichico o l’allenamento fisico?
Le tue domande sono un bagno di sangue, si gli sponsor sono importanti come la benzina per un motore, ed è per quest’ultimo motivo che ho lavorato molto sulla mia pagina facebook, Alieno Nero Centauro , per circa sette mesi, perché bisogna dare un riscontro positivo all’investimento che vanno a fare i sopra citati sponsor, sia materiale che economico. L’impegno da parte mia è quello di pubblicizzare le loro aziende al meglio tanto che faccio anche un album fotografico dei loro prodotti e della sede,  se c’è, (prima che me lo chiedi, si faccio il fotografo ) oltre che mettere la toppa sulla mia giacca da viaggio del loro marchio. Sappiate, per chi avesse intenzione di intraprendere questa strada da motoviaggiatore, non sarà sempre tutto rose e fiori, manderete mille e-mail e avrete forse 10 risposte, incontrerete pidocchi umani e ogni genere di personaggio abituato a campare sul sangue della gente, avrete a che fare con commercianti che mai e poi mai comprenderanno la magia del vostro scopo, e ricordate, un viaggio incomincia dal primo vostro pensiero, da quell’ impetuoso sobbalzo che avrete nel cuore pensando alla partenza!
Ora vi faccio ridere davvero, la psiche e la forma fisica due cose lontanissime da me per ora, non so cosa tu voglia dire per equilibrio psichico, ma io mi ritengo abbastanza fuori dalla massa come pensiero e modo di comportarmi nella felice e spensierata società, se questo vuol dire squilibrato allora partirò da equilibrista senza una gamba!
Per la salute peggio che mai, circa quattro mesi fa ho scoperto di avere un ernia esposta, praticamente la madre delle ernie, quella cattiva sul serio per intenderci, questo piccolo incidente di percorso non mi ha fatto retrocedere anzi mi ha incentivato ancora di più, purtroppo per ovvi motivi invece di partire a Maggio, come avevo stabilito all’inizio, partirò alla fine di Luglio , ma che vuoi farci , per un malato che neanche dovrebbe guardarla la moto non è male!

In questa esperienza sarai seguito da iltabloidmotori.it, puoi dirci come è nata questa partnership e cosa ci riserverai?
Si esatto in questa ma spero in molte altre, per quanto mi riguarda oltre che ad essere un appassionato di fotografia sono anche un provetto reporter perciò riuscire ad entrare nella scuderia di una rivista in crescita come inviato sarebbe un sogno anzi un miracolo. Come vi ho trovato dicevi ? Qui c’è molto del tuo zampino Emanuele, mi ha colpito un messaggio arrivato sulla mia pagina Alieno Nero Centauro, non come altri. In questo ne ho carpito un certo pathos una voglia di inventare e progredire nel futuro incerto di questo paese è ammirevole una carica cosi ottimistica,  insomma mi è piaciuto molto, considerando che da un paio di giorni ero stato preso in giro dalla rivista Millionaire, perciò disilluso un po’ verso tutte le riviste, ho fatto un lungo respiro e mi son detto, vada al diavolo il pessimismo, ed eccoci qui. Sarò con voi dove la redazione de iltabloidmotori.it mi permetterà di arrivare, spero non ci siano troppi tagli nei mie commenti e censure nelle fotografie, ne arriveranno tante ve lo prometto che io sia in viaggio o no ci rivedremo popolo biker e driver, parola di Alieno Nero.

Emanuele Bompadre e Manuele “Alieno Nero” Bonafede

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Informazioni su Emanuele Bompadre 16710 Articoli
Emanuele è un blogger appassionato di web, cucina e tutto quello che riguarda la tecnologia. Motociclista per passione dalle sportive alle custom passando per l'enduro, l'importante è che ci siano due ruote. Possessore di una Buell XB12S è un profondo estimatore del marchio americano.

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