In moto per… la Corsica 7° tappa



Lago di Melo
Lago di Melo

Campeggiando a Porto Vecchio è stato possibile visitare le cascate Piscia di Gallo, Bonifacio e la spiaggetta caraibica di Carataggio. Porto Vecchio è una città bellissima; la Cittadelle è racchiusa da mura a forma pentagonale, mentre all’esterno troviamo la città moderna. La visitiamo sia di giorno che di sera, e sicuramente col buio si assapora tutt’altra atmosfera. La piazza centrale è dominata dall’èglise St Jean-Baptiste e al suo interno si ammira un crocifisso del XVI secolo. Intorno all’edificio si articolano stradine, vicoli, scalinate e piazzette lungo cui troviamo molti ristorantini e locali affollati da turisti.
A Porto Vecchio siamo stati benissimo, anche se sconsigliamo di lasciare i caschi legati (con una normale catena tipo quelli da bici) alla moto… al nostro ritorno abbiamo trovato segni di tentati tagli; volevano fregarsi i caschi…menomale che non ci son riusciti!!
Restiamo accampati per 4 giorni, dopodiché ricarichiamo la moto e partiamo diretti verso il cuore della Corsica: Corte. Siccome la moto perde ancora olio dalle sospensioni, e ogni curva e saliscendi provoca una compressione delle stesse con conseguente fuoriuscita d’olio, decidiamo di percorrere strade meno tortuose. Cosi seguiamo la N198, correndo sulla costa est dell’isola passando per i villaggi di Favona, Solenzara e Aleria. Qui lasciamo la strada costiera e ci addentriamo all’interno raggiungendo Corte dopo 50 chilometri.
Troviamo un campeggio immerso nella Foresta della Restonica: il Camping Tuani. E’ davvero selvaggio e le piazzole non hanno delimitazioni l’una dall’altra. Viviamo un atmosfera molto naturale: grandi alberi, il fiume Restonica che scorre a pochi metri dalla nostra tenda, il fruscio del vento tra gli alberi… che serenità!
Il tutto però viene stroncato dai servizi igienici del camping: sporchi, scadenti e maleodoranti. Peccato perchè tutto era perfetto! Decidiamo di fare un giretto in zona, immersi nella Valle della Restonica, e scorgiamo un posto a dir poco incantevole: una vera e propria piscina naturale con acqua color turchese e una piccola spiaggetta!  Con noi abbiamo il fornelletto e dei risotti pronti; raggiungiamo la spiaggia dove facciamo un bagno e ceniamo… che spettacolo!
Al mattino successivo decidiamo di lasciare il camping e trovarne un altro. Ma lungo la strada troviamo un bed and breakfast davvero carino, con vista diretta sul Belvedere di Corte. Prendiamo una doppia, con tutte le comodità del caso; bagno, cucina e addirittura soppalco e 2 letti matrimoniali!
E’ presto, cosi chiediamo il piacere ai proprietari del B&B di poter lasciare i bagagli della moto per essere più liberi. Gentilissimi accettano! Torniamo sulla D623, nella Forèt de la Restonica, e la percorriamo tutta. Un vero spettacolo; strade strette piene di curve immerse nella foresta, e sulla sinistra lo spettacolo delle vette del Monte Corbaia e del Monte Rotondo, alto ben 2622 metri!
La strada carrozzabile termina e parcheggiamo la moto. Continuiamo a piedi lungo il sentiero che ci porterà sino al Lac de Melo all’altezza di 1711 metri. Il cartello ad inizio percorso ci segnala i tempi di percorrenza per l’arrivo: 2 ore per il Lac de Melo, quasi 3 per il Lac de Capitello (1930m.)  La giornata è stupenda e lo scenario lo è ancor di più, quindi iniziamo il cammino. I primi metri sono semplici e veloci grazie alla poca pendenza. Davanti a noi la maestosità delle vette e il suono del silenzio a farci compagnia assieme alla presenza di asini e mucche.
Piccoli ruscelli e piscine naturali ci rinfrescano e ci dissetano proprio al momento giusto, perchè a metà percorso il “gioco” inizia a farsi duro; la pendenza è tanta ed il suolo è composto da pietre di medie e grosse dimensioni, e non avendo scarponi adatti, incontriamo non poche difficoltà! In certi tratti dobbiamo per forza aiutarci con le braccia e la stanchezza mi fa pensare a quanto sia fondamentale la preparazione fisica per questo tipo di escursioni… ma noi continuiamo alla nostra maniera: molto lentamente.
Ci impieghiamo circa 2 ore e mezza, ma quando arriviamo in cima l’emozione è talmente tanta che annulla la stanchezza! Quelle enormi cime che si vedevano dal parcheggio , viste da vicino appaiono come enormi statue di granito che si riflettono nelle acque gelide e crisalline del lago. Il cielo è di un azzurro incredibile ed è abitato da tantissimi corvi.
Ci sediamo sulle sponde del lago e affamati prendiamo dallo zaino i panini ed in un battibaleno i corvi, attratti dall’odore, si avvicinano a noi… che belli che sono. Cosi dividiamo con loro il pranzo. Il Lago di Melo è di origine Glaciale, quindi è ghiacciato 6 mesi su 12. La sua profondità massima è di 20 metri.  Restiamo sdraiati circa un oretta per ricaricare le nostre “batterie”, e poi ci aspetta la discesa. Altre due ore e mezza di cammino. La discesa è sicuramente più complicata della salita, il pericolo di scivolare è più alto, ma noi non abbiamo fretta, quindi prudenti scendiamo tranquillamente. Raggiungiamo la nostra cara moto, ed in sella ripercorriamo le favolose strade della Foresta della Restonica per giungere al nostro B&B.
Cena con un’ottima pasta al sugo e un meritato riposo in un vero letto.  Il giorno seguente, ancora con tanta sete di natura, ci dirigiamo verso Vizzavona per fare ancora un pò di sano trekking ed ammirare le Cascate des Anglais! Abbiamo attraversato prima tutta la foresta di Vizzavona con un clima cattivello: freddo e nuvole bassissime, e poi sulla destra abbiamo trovato le indicazioni per le cascate (fermatevi dove c’è il parco avventura).
Il sentiero ha una percorrenza di 30 minuti; un percorso semplice e piacevole che si collega anche al famosissimo Gr20: prima si passa per il parco avventura che sembra molto divertente ed attrezzato, poi attraversa la foresta con sulla destra il fiume con le cascate e le incantevoli piscine naturali dove facciamo un bagno molto rinfrescante. Mangiamo asciugandoci al sole… che relax!

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Diego Zimbardi
Inmotoper

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