Moto, abbigliamento e sicurezza: tu come ti vesti?

Presto al via la seconda edizione de Il Giro del Lago di Bracciano.



sicurezza in motoIl motociclista come risaputo, è uno spirito libero, un avventuriero. Ma un vero motociclista è anche responsabile, verso gli altri e sopratutto verso se stesso.  Parliamo della sicurezza in moto sotto il punto di vista dell’abbigliamento. Non basta indossare un giubbotto in pelle e degli stivali borchiati. Oggi giorno le aziende che producono abbigliamento hanno fatto passi da gigante, introducendo capi super-tecnologici, arrivando addirittura al giubbotto con air bag, ma andiamo per gradi.
Indossare abbigliamento tecnico specifico per motociclisti è importante per la nostra sicurezza. Una giacca e un pantalone con le protezioni, dei guanti e degli stivali possono fare la differenza, e salvarci la vita! Iniziamo a parlare dei 2 principali materiali impiegati per capi tecnici specifici per l’utilizzo in motocicletta, la cordura e la pelle.

La Corduda
Poliammide in fibra di nylon intrecciata ad alta tenacità, utilizzata per la produzione di abbigliamento e accessori come valigie.
Tra le caratteristiche più note della Cordura troviamo l’alta resistenza alle abrasioni e allo sfregamento, e l’impermeabilità. Questo tessuto si classifica in denari per la resistenza; si va dal 200 D al 1000 D. Il valore più alto indica una maggior durata e resistenza all’abrasione (si parla di pochi secondi per lo scivolamento su asfalto).

La Pelle:
Tessuto resistente all’abrasione e allo sfregamento, ed impermeabile (seppur limitata). Per i capi dedicati ai motociclisti possiamo scegliere tra la pelle bovina, e la pelle di canguro. Le caratteristiche sono le medesime, ma la pelle bovina rispetto a quella di canguro è più spessa. La scelta sarà decisa in base all’utilizzo che ne dobbiamo fare. Per un utilizzo Racing, sicuramente è preferibile la pelle di canguro, per lo spessore ridotto, quindi una maggiore morbidezza, e una leggerezza notevole. Per l’uso in strada, possiamo tranquillamente usare capi in pelle bovina.
La differenza tra i due tipi di pelle sta anche nella durata. Per il maggior spessore sicuramente la pelle bovina ha una vita più lunga. Per quanto concerne l’impermeabilità, anche se questi materiali garantiscono una discreta resistenza all’acqua, molte giacche e pantaloni sono dotati di una membrana (il più delle volte asportabile) impermeabile in Nylon PVC. Da qui nascono i capi multistagione a 2 e 3 strati (con strato impermeabile e trapuntino imbottito per termoregolatore). Esistono anche membrane che rendono i capi impermeabili e traspitanti, come il famosissimo Gore Tex o la HiTex. 
Altro aspetto fondamentale per l’importanza della sicurezza è la presenza di Protezioni Omologate.  Per le giacche troveremo protezioni su gomiti, spalle e schiena. Su quest’ultima possiamo scegliere se utilizzare quella della giacca, oppure acquistarne una che si indossi separatamente. Sui pantaloni le protezioni vanno a coprire le ginocchia e i fianchi. Per i guanti le protezioni sono poste sulle nocche e sulle dita.  Mentre per scarpe e stivali troviamo i rinforzi su malleoli, tibia e suola antiscivolo. Solitamente le protezioni rigide sono in materiale plastico, kevlar, carbonio o titanio, e ci sono diversi livelli di sicurezza secondo precise normative Europee.
La norma è composta da 4 sezioni:
UNI EN 13595-1:2004
Indumenti di protezione per motociclisti professionali – Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili – Requisiti generali
UNI EN 13595-2:2004
Metodo di prova per la determinazione della resistenza all’abrasione da impatto.
UNI EN 13595-3:2004
Metodo di prova per la determinazione della resistenza allo scoppio.
UNI EN 13595-4:2004
Metodo di prova per la determinazione della resistenza al taglio da impatto.
Gli indumenti durante i test sono analizzati per zone. Spalle, gomiti, fianchi, ginocchia sono le zone più esposte e devono essere obbligatoriamente provviste di protezioni omologate.
Ci sono due livelli di omologazione, il Livello1 è indicato per una velocità fino a 48 km/h, il Livello2 per una velocità pari o superiore a 48 km/h  e in questo caso è prevista una parziale distruzione del capo.

Tabella riassuntiva secondo la En 13595

resistenza all’abrasione              resistenza allo scoppio         perforazione

liv.1         4,0 secondi                              700 kPa                          25 mm

liv.2         7,0 secondi                              800 kPa                          15 mm

Un altro aspetto importante, ma che spesso si tralascia, è l’importanza della visibilità in moto.
Indossare giacca, pantaloni e casco con inserti rifrangenti, o proprio con colori fluo,  aumenta la visibilità alla lunga distanza.
Dobbiamo sì proporzionare la scelta dell’abbigliamento all’uso che ne faremo, ma ricordiamo che ci si fa male anche cadendo da fermi!
Quindi, tra la Cordura e la Pelle mi sento sicuramente di consigliare la seconda, di gran lunga più resistente dato il maggiore spessore e la maggiore resistenza all’abrasione.
Anche la scelta della taglia dev’essere accurata. Una giacca, o un pantalone, troppo “comodo”, quindi largo, sarebbe poco protettivo, visto che le protezioni risulterebbero troppo mobili, ed in caso di caduta è di fondamentale importanza che la protezione rimanga ferma proprio per proteggere la zona interessata.
Ricordate che anche quando fa più caldo, e proprio non si avrebbe la voglia di indossare una giacca a maniche lunghe e dei guanti, indossare indumenti tecnici può salvarci la vita! Una caduta con addosso solo una maglietta e un pantalone in cotone, e magari anche senza guanti… i danni sarebbero davvero inimmaginabili!
Prima di chiudere l’articolo voglio sottolineare che la tecnologia ha fatto passi da gigante. Si è arrivati, come detto in apertura, all’airbag!
L’azienda che produce questo innovativo sistema di sicurezza è la MOTOAIRBAG. 
Motoairbag è un sistema inserito all’interno di un gilet, che si indossa al di sopra dei normali giubbotti da moto, adattandosi alla perfezione. All’estremità del gilet troviamo un cavetto il quale si fissa alla moto (tramite una cinghia fornita sempre al momento dell’acquisto).
Durante la marcia il motociclista ha la totale libertà di movimento, ed in caso di caduta non rimane vincolato alla moto. Non appena il cavetto si sgancia (in caso di caduta) l’Airbag si aziona gonfiandosi in brevissimo tempo: 80/85 millisecondi. Una bella invenzione, non c’è che dire!
Amici motociclisti ricordate, è meglio prevenire che curare! Indossate sempre capi protettivi ed omologati per motociclisti.

Diego Zimbardi

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