L’opinionista: Buell, KTM e MV Agusta nel mondiale SBK… più sogno che realtà!

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La scelta di BMW Motorrad Motorsport nel mondiale SBK  di ritirare la squadra e passarla nelle mani di BMW Italia,  di fatto ha tolto  al momento due moto in un campionato che ne vede al via quest’anno solamente 24, un numero già molto alto se giriamo gli occhi alla motoGP con “ben” 12 moto in griglia di partenza, se escludiamo le CRT che hanno esclusivamente fatto numero e niente più, con uno sviluppo fermo tanto che i tempi della moto2 sono quasi in linea con le più poderose 1000 CC.

Sarebbe quindi d’obbligo per gli organizzatori cercare di trovare una formula per “rimpilzare” le griglie di partenza dei due massimi campionati, magari cercando di abbassare i costi e coinvolgendo molte case e Team che nei campionati nazionali sono presenti già da qualche anno.

Ci viengono in mente alcuni nomi, da Yamaha che ha dato forfait lo scorso anno in SBK, a Kawasaki e Suzuki, spariti dal circus della motoGP, magari KTM che con la RC8 potrebbe ben figurare nel campionato mondiale delle derivate di serie insieme al re del “fuori dagli schemi” Erik Buell che con la 1190 RS sta dando filo da torcere a case più blasonate nel campionato A.M.A. in America.

Notizia di questi ultimi giorni che la Erik Buell Racing (la nuova denominazione della Buell dopo la chiusura del marchio da parte di Harley Davidson) avrebbe ottenuto un sostanzioso finaziamento di 20 milioni di dollari da parte di investitori stranieri, voci di corridoio riferiscono che si tratti della Hero MotoCorp Ltd, la multinazionale indiana che già sponsorizza la 1190 RS di Danny Eslick nell’ A.M.A. Superbike, consolidando un accordo già in essere.

Lo scopo della EBR, già in commercio con una serie limitata ad un prezzo effettivamente non proprio concorrenziale di 39990 dollari, è di produrre una moto meno sofisticata dell’attuale 1190, in vendita ad un prezzo che si aggirerebbe intorno ai 20000 dollari (circa 16500 €) in linea con le supersportive attuali delle principali case motociclistiche per una probabile distribuzione globale.

Ipotizzando, questo permetterebbe, se si allineano le condizioni giuste, di poter pensare ad un’entrata nel campionato mondiale SBK, un pensiero che ha sempre sfiorato Erik Buell già dai tempi passati, anche se tornando con i piedi per terra difficilmente vedremo delle new entry cos’ “particolari” nel mondiale, con il rischio che la crisi e la poca “disponibilità” degli organizzatori riducano il numero dei partecipanti allineando la SBK alla motoGP.

Quindi per vedere KTM, EBR e la stessa Yamaha dovremmo accontetarci dei vari campionati nazionali, con la speranza che un epocale cambio di direzione non contribuisca alla rinascita del motociclismo sportivo mondiale, partendo dalle categorie maggiori, che sono nettamente più in crisi se messe a confonto con le categorie meno conosciute dei vari circus mondiali.

Dimenticavo, quanti appassionati di MV Agusta vorrebbero vedere la gloriosa casa italiana trionfare in un mondiale come ai tempi di Giacomo Agostini? Ai posteri l’ardua sentenza!

 

 

Giovanni Soldato

 

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Informazioni su Giovanni Soldato 3322 Articoli
Giovanni Soldato, specialista della fotografia.... secondo lui, ottima penna sia in ambito sportivo ma soprattutto nell'ambito dei motori. Nato a Barberino del Mugello appena ha tempo mette le due ruote in pista. Collaboratore de Il Tabloid cura la provincia di Latina, le notizie nazionali e dall'estero.

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