La commissione Infrastrutture sul piano concordatario e sul futuro di ANM



La riunione presieduta da Nino Simeone, con la partecipazione del vice sindaco e assessore al Bilancio Enrico Panini e dell’amministratore unico del’azienda di mobilità Nicola Pascale, ha consentito di continuare la discussione sul piano concordatario di Anm approvato dal tribunale e di chiarire, quanto alle competenze ed ai tempi, la linea istituzionale sul futuro dell’Azienda.

Nel corso della riunione il presidente Simeone ha espresso la necessità della massima chiarezza sul futuro di Anm; occorre chiarire a chi spetti la decisione sulla proroga del servizio in house ad Anm e se è in base ad un accordo tra Comune e Regione che quest’ultima ha avviato le procedure per mettere a gara europea il trasporto pubblico in tutti i lotti del bacino unico individuato per la Campania tranne che per il lotto 5 che riguarda, così come confermato nel corso della riunione, il trasporto pubblico su ferro e su gomma nell’ambito della città di Napoli, gestito da Anm.

In apertura l’amministratore unico dell’Azienda Napoletana Mobilità, Nicola Pascale, ha aggiornato la commissione sulla procedura concordataria comunicando che il 28 marzo è fissata l’udienza presso il tribunale fallimentare; i creditori sono stati invitati a confermare l’importo dei crediti vantati, e fra questi anche i dipendenti, i cui crediti saranno ovviamente riconosciuti al 100%; i commissari del tribunale fallimentare hanno completato la prevista relazione rilevando alcuni scostamenti rispetto a quanto riportato nel piano concordatario ma con la conclusione che l’udienza può essere tenuta regolarmente.

Prima di dare la parola all’assessore Panini, molti sono stati i consiglieri intervenuti: per Lebro (La Città) è forte lo sconcerto per l’emergere, nelle ultime settimane, di due linee diverse all’interno della Giunta comunale, da un lato la lettera del Sindaco al Presidente della Regione, che è sembrata una resa sull’obiettivo del mantenimento del servizio in house ed ha creato una forte fibrillazione soprattutto tra i dipendenti, dall’altro la presa di posizione dell’assessore Panini con la conferma della proroga del contratto in house fino al 2022; ma si conferma anche la lacerazione tra l’esecutivo e il Consiglio comunale al quale viene sistematicamente negata l’informazione diretta da parte dell’amministrazione su un tema così importante; nel corso della riunione, Lebro ha citato alcuni passaggi del Piano concordatario sulla possibile sulla possibile proroga al 2022 qualora la Napoli Holding eserciti l’estensione dell’opzione dell’in house, passaggio dal quale si evince la prioritaria responsabilità del Comune in questa decisione; per Venanzoni (PD) ha creato forte imbarazzo il fatto che, proprio mentre il Consiglio comunale dava l’indirizzo di affidare ad Anm il servizio di rimozione auto, nelle stesse ore è emersa la forte incertezza dell’amministrazione comunale che sembra non aver ancora compiuto la scelta politica sul futuro di Anm; occorre un’operazione verità per dare risposta ai dipendenti che aspettano di sapere quale sarà il loro destino e decidere, tra tutte le opzioni possibili, quale è la migliore: la conferma del servizio di trasporto in house ad ANM, la decisione di mettere a gara il servizio autonomamente, restituire alla Regione la titolarità del servizio perché lo metta a gara; desta meraviglia, per Brambilla (Movimento 5 Stelle) l’agitazione di questi giorni: era già tutto scritto in atti e delibere che cosa si prefigura per il trasporto pubblico, come l’apertura ai privati per il 40%, come scritto nel piano concordatario, o la mancata previsione nel bilancio, dopo il 2019, dei 54 milioni che il Comune annualmente conferisce alla partecipata; mancano informazioni, dovute al Consiglio, sul piano economico del ripiano e persistono gli scostamenti fra crediti e debiti non solo per Anm ma anche per tutte le partecipate; Esposito (PD) ha ricordato che l’Anm aveva assunto il preciso impegno di fornire alla commissione tutti gli atti per consentire al Consiglio di valutare l’attuale situazione dell’azienda e anche le scelte che nel frattempo vengono compiute nella gestione del personale; occorre la massima attenzione quando si fanno scelte che incidono sulla vita concreta delle persone e si conferma la previsione, fatta all’epoca della creazione della Napoli Holding, che la fusione decisa per salvare Anm avrebbe trascinato nel fallimento anche Metronapoli e NapoliPark; non ha senso, per Andreozzi (Dema), interrogarsi su quale sia la posizione dell’amministrazione comunale sulle esternalizzazioni dopo che, in 7 anni, nessuna esternalizzazione di servizi è stata compiuta e nessun licenziamento è avvenuto nelle partecipate; stupisce l’atteggiamento della minoranza che sembra ignorare le condizioni finanziarie difficili della città che dovrebbe spingerle a cooperare con l’amministrazione; quanto ad Anm non si deve sottovalutare che le difficoltà derivano dagli sprechi e delle gestioni del passato; occorre inoltre su tutte le partecipate un momento di sintesi che consenta di individuare le priorità e tarare le competenze; Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a sinistra) ha chiesto di precisare che il lotto 5 del bacino unico riguarda le linee urbane, quelle gestite da Anm, e questo è stato confermato nel corso della riunione dall’amministratore unico Pascale, e chiesto di tornare a riunirsi su una serie di decisioni di Anm sul personale e su altri temi, come la linea filobus della zona ospedaliera; su questi aspetti, Pascale ha lasciato una propria relazione all’attenzione della commissione.

Per il vice sindaco Panini l’amministrazione si è fortemente impegnata nel salvataggio di Anm e l’ammissione del piano concordatario da parte dal giudice lo scorso 5 dicembre ha mostrato che lo sforzo fatto dall’amministrazione, dall’azienda, dai sindacati e dai dipendenti – ai quali va tutta la solidarietà per gli episodi di violenza che li colpiscono – ha consentito di salvarla nonostante le grandi difficoltà; il lavoro fatto finora non mette Anm ancora definitivamente al sicuro, l’accettazione del piano concordatario da parte del giudice non chiude il percorso ma lo avvia, e il Comune lavora perché il trasporto pubblico a Napoli continui ad essere gestito in house.

La legge affida alla Regione la programmazione, la gestione e l’allocazione delle risorse per il trasporto pubblico locale; è quindi la Regione titolare del trasporto pubblico; con la delibera 806 del 2017 della Regione Campania è stato istituito un tavolo tecnico interistituzionale al quale è demandata la scelta su come deve essere gestito il trasporto pubblico locale a Napoli; in considerazione del fatto che il 31 dicembre del 2019 scade il contratto di servizio tra Comune e Anm, il Sindaco, con la propria lettera, ha sollecitato l’attenzione del tavolo tecnico che, dalla sua istituzione, si è riunito per una sola volta. Spetta alla Regione Campania stabilire, sulla base del tavolo interistituzionale, o la proroga del servizio in house o la gara per il trasporto pubblico, alla quale Anm parteciperà, se sarà questa la scelta.

L’amministrazione è per la gestione in house del trasporto pubblico a Napoli. La decisione in questo senso comporterà il tener conto delle norme in materia, dimostrando che il servizio pubblico è conveniente. Al momento, il Comune di Napoli, tra tutti i Comuni italiani, è quello che per il proprio trasporto pubblico spende la cifra più elevata, 54 milioni, mentre il finanziamento regionale di 58 milioni deriva unicamente dalla ripartizione del Piano nazionale dei trasporti. Un chiarimento sulle procedure è venuto dal dirigente del servizio Partecipazioni Gianfranco Dentale: scade il 31 dicembre 2019 la delega di funzione attribuita al Comune dalla Regione Campania. In vista di quella scadenza, il Comune sta già predisponendo gli atti per una nuova contrattualizzazione; qualunque sia la scelta finale del tavolo interistituzionale, e quindi della Regione, deve essere garantita, così come vuole il trattato dell’Unione Europea, la prosecuzione del servizio, senza soluzione di continuità.

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Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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