Diop (resp. immigr. FDI): “Su immigrazione sono molto deluso da Salvini”

Paolo Diop



Paolo Diop, responsabile immigrazione per Fratelli d’Italia, di origine senegalese, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sul premio Nobel James Watson che sostiene che i bianchi siano più intelligenti dei neri

“Io ho risolto la cosa facendo un mix, che è mia figlia, quindi è la razza perfetta. Lei un po’ troppo bianca, ha ripreso troppo dalla mamma –ha scherzato Diop-. Per me le razze esistono e tutte hanno la propria peculiarità. Non credo che i neri siano inferiori a livello mentale, ma sicuramente le condizioni territoriali hanno fatto sì che i neri abbiano avuto uno sviluppo più in ritardo, intendo magari a livello tecnologico. Se andiamo a prendere metà della popolazione africana è analfabeta, quindi è chiaro che certi ragionamenti logici non può farli. Se però daremo la possibilità a queste persone di istruirsi sono sicuro che se la batteranno sicuramente con i bianchi”.

Riguardo le politiche di Salvini sull’immigrazione

“Sono molto deluso da Salvini. Credevo che dopo le elezioni avrebbe creato un dipartimento immigrazione con a capo Tony Iwobi. Purtroppo stanno facendo poco in questo senso. Accordi bilaterali non ne vedo, che sono fondamentali per fermare l’immigrazione clandestina. Quindi sono deluso, mi sarei aspettato molto di più da Salvini sul fatto di aiutarli a casa loro. Aiutarli a casa loro dovrebbe essere un qualcosa di tangibile che loro possano proseguire, inutile portare gli aiuti umanitari che sono fini a se stessi. Dobbiamo creare qualcosa che permetta a queste persone di autosostenersi e non dipendere solo dalla carità. Il progresso avviene quando le persone possono costruire qualcosa con le proprie mani. Ho visto tante aziende fallite in Italia che sono rimaste con dei macchinari, quelli dovrebbero essere presi e portati in Africa per creare del lavoro.

Per quanto riguarda l’immigrazione, le regole ci sono e vanno rispettate. Noi non possiamo impedire alle persone di circolare, ma che lo facciano in condizioni di legalità, per tutelare sia l’ospitante che l’ospitato. Bisogna regolamentare il tutto, oggi l’Italia è arrivata ad un punto molto difficile e non può continuare ad accogliere ancora perché abbiamo già un numero di immigrati che devono essere ancora integrati. Se continuassimo ad accogliere altre persone ci sarebbe davvero il rischio razzismo, finora non c’è”.

Fonte: Radio Cusano Campus

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