Manovra, Cazzola: “Mi dispiace vedere il mio amico Tria trattato così, l’imitazione di Crozza è eccezionale”

giuliano cazzola



L’economista Giuliano Cazzola è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla manovra

“Vorrei vedere il documento perché strada facendo mi sembra che le cose siano un po’ diverse rispetto all’inizio –ha affermato Cazzola-. Ad esempio molte spese sono distribuite su più anni. Per quanto riguarda la reazione dell’UE, scommetterei che si va verso una soluzione di compromesso, anche se io credo che prima si va alla guerra contro i populisti e meglio è perché rimandare lo scontro significa farli diventare più forti. Però l’impressione che ho io è che questi abbiano abbassato un po’ la cresta. Non c’è stata una reazione dello spread, anche se comunque il fatto che sia ancora intorno ai 300 è preoccupante. Voglio che gli italiani si mettano in testa una cosa: quando quei ragazzotti hanno festeggiato sul balcone per il 2,4%, il giorno dopo 22 miliardi di capitalizzazione sono andati bruciati, il lunedì hanno detto: non è mica obbligatorio fare il 2,4, possiamo farlo solo il primo anno e poi scendiamo. Quindi sostanzialmente questi hanno bruciato 20 miliardi per niente, questi fanno più danni a parlare che a fare, lo dimostra anche la legge di bilancio”.

Sulla pace fiscale

“C’è chi lo definisce condono, chi condonino, io lo definirei una mossa furba –ha dichiarato Cazzola-. E’ molto ridimensionata la portata rispetto a quella che si diceva all’inizio. C’è un escamotage per tramutare gli evasori in persone che si sono sbagliate nel senso che c’è un ampliamento di una misura che già esiste, quella del ravvedimento operoso, che va a presumere che chi non ha denunciato fino a 100mila euro l’anno l’ha fatto perché si è sbagliato e non perché ha fatto il furbo. Diciamo che i due partiti salvano la faccia. La Lega fa un’operazione piccola ma in direzione di un condono mentre il M5S, con un po’ di faccia di bronzo, si serve di norme che già esistevano come il ravvedimento operoso”.

Sulla flat tax per le partite iva

“Avverto un pericolo –ha affermato Cazzola-. Il pericolo è che infondo questo diventi un incoraggiamento alle imprese per assumere i lavoratori con partita iva, magari anche trasformando un rapporto di lavoro a tempo indeterminato perché entrambi ci guadagnano”.

 Sulla riforma delle pensioni

“Bisognerà dimostrarlo che costa 7 miliardi di euro all’anno –ha dichiarato Cazzola-. Aspetto la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato, perché i conti che ha fatto Boeri sono superiori. Io credo che ci saranno dei problemi anche sul mercato del lavoro per quanto riguarda l’offerta. Si era detto che chi andava in pensione anticipata per 5 anni non poteva lavorare, questo significa che ci saranno meno entrate contributive e più lavoro nero. Immagino che questi 450mila pensionati in più, al netto di quelli del pubblico impiego, finiranno tutti a nord. Al nord una mole di persone che si aggiunge già ad una quota consistente di persone che possono uscire già con anticipo, rischierà di porre problemi anche sul lato dell’offerta di lavoro perché le generazioni che escono sono più numerose di quelle che entrano”.

Sul taglio alle pensioni d’oro

“Non mi pare che abbia criteri di razionalità –ha affermato Cazzola-. Io non faccio discorsi di diritti acquisiti, ma ci vuole un minimo di razionalità. Una pensione di 90mila euro oggi è una pensione infinitamente inferiore a una pensione di 180 milioni di Lire, per cui quantomeno sarebbe stata necessaria un’equivalenza. Questo taglio dal ’74 all’infinito mi sembra una forzatura, una caccia ai fantasmi per il passato e a gente normale per il futuro”.

Sul reddito di cittadinanza

 “Per come lo hanno spiegato finora non si verificherà mai, è una foglia di fico –ha dichiarato Cazzola-. Faccio un esempio: Garanzia giovani è un progetto finanziato per metà dall’UE ed è partito il 1 maggio del 2014, siamo alla fine del 2018 e in questo periodo i centri per l’impiego hanno avuto iscritti 1 milione e 400 mila giovani, di questi ne hanno presi in carico circa 760mila. Le occasioni di lavoro sono state alcune decine di migliaia in 4 anni. Addirittura immaginare 3 offerte di lavoro in 2 anni, riuscire a fare programmi di formazione professionale peraltro con competenze che sono delle Regioni, mi sembra impossibile. Credo che questa cosa si trasformerà in un grande fattore assistenziale. Trovo poi ridicola questa cosa degli acquisti morali. Se uno fa una visita medica privata è un acquisto morale o immorale? Se uno prende un farmaco di marca anziché il generico è morale o immorale? Veramente ci mettiamo in una roba da Savonarola di sedicesima categoria”.

Su Tria

“Penso che Crozza sia un comico eccezionale –ha affermato Cazzola-, perché, seppur con le forzature dell’ironia e della comicità, rappresenta bene la condizione in cui si trova Tria. Evidentemente Tria, come Savona, pensa di salvare il salvabile. Savona lo conosco appena, di Tria sono amico e sinceramente mi dispiace vederlo trattare così, vederlo in questa difficoltà. Ultimamente non ho avuto occasione di parlarci, ma lo conosco bene, è stato anche il mio sostituto quando ero nel cda dell’Oil. Dimissioni? Bisogna vedere cosa dice l’Europa, ma lui ha detto giustamente: mi sono fatto un sedere così per fare il def, sarei masochista ad andarmene adesso”.

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