L’export traina il settore cosmetici in Italia: boom di vendite dei prodotti per il corpo

L'export traina il settore cosmetici in Italia: boom di prodotti per il corpo



Tra i prodotti di bellezza più acquistati dagli italiani nel 2016 ci sono quelli per la cura del corpo.
Il settore dei cosmetici e dei prodotti per la cura personale fa da traino all’economia nazionale, con un giro d’affari di
oltre 10,5 miliardi di euro ed un impatto favorevole dell’export che registra un +12%.

Sul numero complessivo dei prodotti cosmetici più veduti in Italia nel 2016, il 16,9% si riferisce ai prodotti per il corpo,
mentre il 15,5% a quelli per il viso.
Seguono i prodotti per la cura dei capelli e quelli per l’igiene del corpo, entrambi con il 13%.
Queste categorie rappresentano circa il 60% del mercato.

Un export da record

Ma il mercato italiano dei cosmetici è trainato soprattutto dalle esportazioni, che, nel 2016, hanno toccato i
3,8 miliardi di euro (+12%) per un saldo della bilancia commerciale da record: 2 miliardi e 100 milioni di euro, un
dato che conferma l’adeguamento delle aziende italiane alle diverse soluzioni di acquisto dei consumatori di oggi.

Canali di acquisto

Tra i principali canali di acquisto dei prodotti cosmetici, la vendita al dettaglio ha registrato un aumento dell’1,3%
con più di 8.300 milioni di euro.
In calo invece la grande distribuzione organizzata, ovvero quella che comprende la vendita nelle grandi catene di commercializzazione, che continua a rappresentare il 40% della distribuzione complessiva dei cosmetici in Italia.

Per quanto riguarda le vendite delle erboristerie e delle profumerie, entrambe in forte contrazione in seguito alla crisi,
si nota una lenta ripresa rispettivamente con un +1,7% ed uno 0,9%.

Ma il vero record si registra nel settore delle vendite online, dove la bellezza vende a domicilio, tramite e-commerce e
per corrispondenza (+7,8%).
È  un vero e proprio boom di vendite di cosmetici online, con più di 5 milioni di italiani che acquista in rete, 2 milioni
dei quali sono compratori online abituali.
Il 65% di questi sono donne tra i 25 e i 65 anni, che sostengono di acquistare online prevalentemente per la presenza
di sconti e prezzi più vantaggiosi (29,4%), poi per la presenza di prodotti particolari, che sui portali vengono ben
differenziati (21,3%).

In che senso differenziati?

La possibilità di reperire prodotti specifici per le singole esigenze, anche le più particolari, sembra essere un fattore determinante per i consumatori, che oggi comprano in modo più responsabile e consapevole, prediligendo l’acquisto
di più prodotti differenti invece di un singolo prodotto multiuso.
Tra i venditori di cosmetici con le maggiori richieste figurano i portali web come quello di questo produttore che offre
un’ampia varietà di prodotti per il corpo differenziandoli per caratteristiche ed azione.
Oggi, il consumatore non vuole solamente comprare, ma ha anche la necessità di essere indirizzato verso la scelta più
adeguata alle proprie esigenze e caratteristiche, un aspetto fondamentale per evitare sprechi di denaro e/o acquisti inutili.

La presenza online delle schede prodotto, dei feedback e delle recensioni degli utenti è un elemento determinante
nella scelta del canale di acquisto.
Seguono altre motivazioni come una maggior varietà di articoli nei cataloghi virtuali, la possibilità di trovare disponibile
il prodotto desiderato nella maggior parte dei casi e la comodità di acquistare senza uscire di casa e vedersi recapitare il prodotto a domicilio.

Italiani sempre più consapevoli

Tra le tendenze dei consumatori italiani online c’è la forte attenzione agli ingredienti contenuti nei cosmetici.
Sempre più italiani controllano la composizione dei prodotti beauty prima di acquistarli, documentandosi non solo
sugli ingredienti, ma anche sui marchi.
L’inclinazione generale è verso i prodotti a base di sostanze naturali, privi di parabeni e di derivati del petrolio.
La bellezza è diventata sostenibile e la cosmesi è tutta green, bio e vegan.

Naturalmente, ad una qualità superiore corrisponde un costo superiore dei prodotti, che aumenta del 17% rispetto
ai cosmetici tradizionali.
Eppure, questo aspetto non incide così tanto sulle finanze dei nostri connazionali, che non sembrano disposti a rinunciare ai prodotti biologici non testati sugli animali.

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