Cosa utilizzare per idratare la pelle secca?



La pelle è costituita da una stratificazione di strutture che permettono di creare una vera e propria barriera contro gli insulti fisici e chimici esterni. Quando però l’idratazione dello strato corneo più superficiale si altera, la pelle inizia a perdere il suo naturale turgore e la sua innata elasticità, diventando secca e anelastica.

La conseguenza più immediata di uno stato di disidratazione cutaneo importante è la perdita del film protettivo naturale formato da acqua e lipidi, prodotto dalle ghiandole sebacee del sottocute.

I vari stati di secchezza cutanea

La secchezza cutanea può presentare vari stati di gravità, in base alle cause che la scatenano: si può assistere ad una fisiologica pelle secca nelle stagioni invernali, quando la cute viene esposta alle basse temperature, così come nelle stagioni estive, quando le ore di esposizione al sole sono troppe.
Alla base di una pelle secca c’è comunque sempre una perdita di acqua dallo strato superficiale, per motivazioni disparate.

Non vanno escluse dalle cause anche patologie importanti che comportano in seconda istanza una secchezza cutanea notevole, come l’insufficienza renale o il diabete. Queste condizioni necessitano di una cura della pelle e del suo stato di disidratazione molto più mirato e specifico, oltre che un controllo della patologia cronica scatenante.

La pelle secca comporta inoltre molti disagi, primo tra tutti il prurito, che può rendere difficile la quotidianità e comportare anche irritazioni cutanee secondarie da grattamento ed autolesioni. Curare nel modo giusto lo stato di secchezza cutanea è quindi uno step indispensabile.

Come correggere l’idratazione cutanea

Non si può pensare di iniziare a correggere lo stato di disidratazione cutanea senza prima aver individuato la causa primaria, per cui è necessario ricevere una diagnosi precisa.
Questo permetterà di affrontare il problema sia organicamente che localmente, in modo da ridurre al minimo le manifestazioni cutanee espresse sotto forma di secchezza eccessiva, desquamazione e prurito.

Successivamente si potrà anche agire per via topica con prodotti adatti e specifici che andranno a ripristinare il corretto film protettivo lipidico dello strato corneo e a riportare al giusto grado di idratazione gli strati epidermici profondi.

Le creme specialistiche utilizzate a questo scopo devono essere in grado di trattenere l’acqua nelle cellule della pelle, impedendone l’eccessiva evaporazione, oltre che riequilibrare la naturale produzione di sebo cutaneo e rallentare un turn over cellulare (ricambio cellulare) accelerato da stimoli irritativi.

Che tipo di creme utilizzare per la pelle secca

Nei casi di secchezza cutanea patologica da malattie metaboliche o organiche, una crema idratante non potrà mai essere sufficiente. Ciò di cui una pelle secca ha bisogno è invece una crema ad uso topico che sappia ripristinare lo stato di idratazione normale, agendo con ingredienti semplici, ma efficaci, quali: glicerolo, vaselina e paraffina liquida.

La presenza di vaselina e paraffina liquida diventa indispensabile affinché l’acqua cellulare non evapori: i due componenti costituiscono uno strato superficiale che impedisce la dispersione delle molecole d’acqua e permette di simulare il film lipidico naturale delle ghiandole sebacee.

Il glicerolo invece lega a sé le molecole di acqua, incamerandole nelle cellule attraverso la formazione di glicerolo saturo. Solo una crema di questo tipo, applicata frequentemente, può aiutare il recupero di una pelle patologicamente secca.

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