La nuova convenzione con la Società Sportiva Calcio Napoli discussa in commissione Sport



Avviata in commissione Sport, presieduta da Carmine Sgambati, una fase di studio per determinare i contenuti della nuova convenzione con la Società Sportiva Calcio Napoli, oggi assente, per l’utilizzo dello stadio San Paolo. Presenti il Direttore Generale Attilio Auricchio e l’assessore allo Sport Ciro Borriello.

Massimo 48 ore prima e 12 ore dopo ogni incontro di calcio giocato in città. E’ a partire da questo dato, relativo ai tempi di concessione del San Paolo al Napoli, che l’assessore Borriello ha invitato la commissione ad una riflessione comune sul rinnovo della convenzione con la società sportiva. Una riflessione che, tra l’altro, deve tener conto del rapporto con le 13 associazioni sportive che pure occupano la struttura nei restanti giorni della settimana. Intanto – ha annunciato l’assessore – il primo stralcio dei 25 milioni di euro richiesti al Credito Sportivo per la messa in sicurezza dello stadio sta per essere impiegato, ma è necessario ragionare in particolare sui termini della convenzione sia prima della realizzazione dei lavori (entro cioè le Universiadi del 2019) che dopo il completamento degli stessi, quando lo stadio sarà sicuramente più efficiente.
Una netta critica all’assenza dei rappresentanti del Calcio Napoli è stata avanzata da Rosario Andreozzi (Dema) che ha ricordato l’urgenza per il Comune di riscuotere i debiti del club sportivo e proposto che la nuova convenzione preveda piani tariffari agevolati per le tribune popolari. Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha invece auspicato soluzioni che consentano di affrontare gli altissimi costi di gestione della struttura. La nuova convenzione dovrà in tal senso stabilire “chi fa cosa” , ipotizzando eventualmente il ricorso ad un “general contractor” per la gestione dell’impianto, così come avviene in altre realtà italiane. Anche Stanislao Lanzotti (Forza Italia) ha sottolineato che una soluzione che valorizzi un rapporto esclusivo e strategico con il Calcio Napoli piuttosto che una che prediliga il rispetto dello stadio come bene pubblico gestito dal Comune sono altrettanto condivisibili, ma occorrono scelte precise da parte dell’amministrazione. Su quest’ultimo punto ha insistito Stefano Buono (Verdi – Sfasteriati) che ha ricordato la funzione sociale dello stadio come luogo pubblico e chiesto un aggiornamento urgente sullo stato del contenzioso che da tempo oppone il Comune con il Calcio Napoli in merito all’applicazione dell’art. 8 del Decreto Pisanu (installazione dei tornelli negli stadi). Una posizione incisiva da parte dell’amministrazione comunale è stata invocata anche da Mimmo Palmieri (Napoli Popolare) che ha auspicato la chiusura della stagione delle convenzioni – ponte (la convenzione del 2004 è scaduta nel 2013) anche per porre fine ad una situazione nella quale i cittadini oltre a praticare uno stadio insicuro devono anche pagare biglietti più cari. Necessaria infine per Pietro Rinaldi (Napoli in Comune a Sinistra) che la nuova convenzione sia allineata agli standard italiani, e che sia il frutto di una riflessione preliminare sull’idea di partecipazione sportiva in città, e sul valore identitario che ricoprono la squadra e lo stadio San Paolo.
Dopo aver illustrato l’iter che ha portato al mancato riconoscimento dell’interesse pubblico ex L.147/2013 al progetto presentato dalla Società, il Direttore Generale Attilio Auricchio ha spiegato che oggi gli investimenti sullo stadio, per i quali si è fatto ricorso al Credito Sportivo quando i tempi e le norme lo hanno consentito, rispondono alla primaria esigenza di ripristinare la sua normale fruibilità dopo anni di mancata manutenzione ordinaria. In questo senso Auricchio ha ricordato che il Consiglio Comunale può avere un ruolo centrale nell’individuare le prime basi del nuovo rapporto giuridico con il Calcio Napoli. Tra queste, necessario ragionare sulla durata della convenzione, sull’uso esclusivo del bene, sulla sua manutenzione, sul trasporto nelle ore successive ai match, sulla pulizia della struttura e sulle tariffe pubblicitarie applicabili nel quadrangolo di gioco.

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Informazioni su Alfredo Di Costanzo 27831 Articoli
Motus vivendi è il suo motto. Ama tutte le declinazioni delle due ruote ed adora vivere nell'universo dei motori. Da quindici anni ha la fortuna di essere giornalista sportivo, occupandosi di tutto ciò che circonda un motore. E' per il dialogo ed il confronto tra chi, pur avendo la stessa passione, ha idee diverse.

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