“Il commissariamento del X municipio è un aborto giuridico: ci spiegasse il Governo Renzi se il Comune di Roma ed il X municipio hanno lo stesso Codice Fiscale!”, dichiara provocatoriamente Sara Adriani coordinatrice municipale di NCS. “Il Pd, nella solita operazione di camouflage ‘nasconde la polvere sotto il tappeto’ e si assicura il completo controllo del Giubileo senza la reale partecipazione del Comune di Roma alla ghiotta operazione di investimenti statali nella capitale”. “Ancora – stigmatizza Sara Adriani – se è vero che è lo stesso Codice Fiscale che identifica come coincidente Roma Capitale ed il X municipio: com’é possibile commissariare l’Ente ‘periferico’ senza travolgere e delegittimare l’Ente ‘principale’? Con la solita operazione di insana travisazione della realtà il Pd evita lo smacco del commissariamento della Capitale di Italia innanzi agli italiani ed agli occhi degli osservatori stranieri: così facendo il Pd si assicura il controllo dei lavori giubilari e scongiura l’arrivo della nuova giunta al Governo di Roma che, tutto potrà essere, meno che di segno Pd”.
“Da ultimo, con questo escamotage, il Pd porta a fine consiliatura Marino ed il voto dei romani alla election day del 2018: stante la legge sui commissariamenti per mafia, art. 143 D.Lgs n. 162 2000: (Scioglimento dei consigli comunali e provinciali) http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/00267dl.htm. Rammentiamo a noi stessi che la normativa citata riguarda “consigli comunali” e “consigli provinciali”!”, sottolinea il coordinatore NCS: “Non riguarda i municipi che non sono Enti territoriali autonomi tant’è che non sono citati nella Costituzione della Repubblica! Un plauso quindi anche al Viminale che con questa operazione salva il suo vertice e consolida l’ingresso di Alfano nel Pd permettendo al Governo Renzi di non capitolare sotto i colpi dell’opposizione interna del partito di maggioranza relativa”.
Sara Adriani chiude la nota con un auspicio: “Speriamo che ai Caraibi il tempo resti magnifico e permetta al Sindaco Marino di restare ancora per molto tempo lontano da Roma”.
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