Roma – Tassa di soggiorno, proposta accantonata per la nuova discussione

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Il M5S capitolino è contrario all’aumento della tassa di soggiorno deliberato dall’amministrazione. La ragione della nostra contrarietà sta nel fatto che, come al solito, tale aumento scaturisce da una mancanza di visione strategica e dunque di corretta programmazione. Si punta ad aumentare le entrate di 3-4 milioni sulle strutture a 5 stelle trascurando l’evasione che se combattuta porterebbe molte più risorse, considerando che delle 4000 strutture operanti solo 1000 pagano.

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Abbiamo aggredito subito nel merito la proposta di deliberazione propedeutica al bilancio per modificare il regolamento sulla tassa di soggiorno, anche grazie al contributo che ci hanno fornito le associazioni di settore.

Abbiamo ridotto il numero di giorni, i primi di pernottamento, in cui il contributo è più alto, introdotto una riduzione del 50% per le strutture situate fuori dal Grande raccordo anulare, inserito il richiamo per ottenere più sicurezza e lotta alla evasione delle attività ricettive irregolari anche attraverso lo sviluppo di software idonei, così come abbiamo indicato come una delle priorità la lotta all’abusivismo commerciale e all’accattonaggio mediante impiego del 10% della tassa.

Il fatto che la proposta di deliberazione sia stata ritirata ci da la conferma che il pressing del M5S Roma, fondato sul merito del provvedimento è giusto e va nella direzione auspicata anche dai rappresentati delle associazioni del settore turistico.

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