Roma – Prostituzione fuori controllo, chieste più risorse per il recupero



Il Sindaco Marino e la maggioranza di fronte all’emergenza prostituzione ormai diffusa anche in quartieri di Roma residenziali come l’Eur ed in pieno giorno, stanno pensando di attuare una sorta di delocalizzazione con la creazione di zone a luci rosse.

Il M5S Roma vuole affermare subito un principio a partire dalla normativa esistente. Gli artt. 531 – 536 del codice penale, come sostituiti dalla legge Merlin puniscono il favoreggiamento della prostituzione. Il punto vero è che questo provvedimento di zonizzazione non risolve il problema. Lo delocalizza ma lascia immutate le condizioni che sono alla base dello sfruttamento e quindi del potere della criminalità.”

La creazione di zone a luci rosse nella città è la classica “foglia di fico” che serve per non risolvere un problema che lede, in primo luogo, la dignità delle donne (e ragazzine) per lo più sfruttate e vittime di tratta al quale, si aggiunge, peraltro, il nuovo dato della prostituzione minorile maschile, fenomeno pericolosamente in crescita” ha dichiarato la consigliera Raggi.

Senza considerare il fatto che l’ordinamento italiano prevede, ancora, il reato di favoreggiamento della prostituzione e che questa delocalizzazione si porrebbe comunque in contrasto con tali norme.

Se anche allontanare questo fenomeno dagli occhi delle famiglie, può avere una funzione positiva di tutela dei minori, per il M5S capitolino occorre intervenire in modo più profondo.

L’Amministrazione ha varato un programma di sostegno e recupero per le vittime di questo fenomeno. I consiglieri pentastellati chiedono al Sindaco di intensificare gli sforzi, anche aumentando le risorse a disposizione, affinché Roma non si limiti a delocalizzare la prostituzione, allontanandola da aree sensibili ma avvii un’attività di lotta reale agli sfruttatori e sostegno alle vittime che sia degna di una capitale del 21° secolo.

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