Fiumicino – Alitalia, “Prima ti licenzio e poi ti riassumo!”



Sembra un titolo di un film ma è la pura realtà. È quello che sta accadendo all’aeroporto Leonardo Da Vinci, a Fiumicino, dove prima della fine dell’ormai passato 2014, c’è stata la fusione della compagnia di bandiera con la più blasonata, e ricca, Etihad e con il conseguente taglio al personale. 

In mezzo ci sono finiti tutti, cominciando dagli addetti ai bagagli, passando per il check in e finendo con l’area tecnica, in tanti hanno ricevuto la “pacca” sulla spalla (che in realtà poi non c’è stata) e la comunicazione che in azienda non c’era più posto, in tanti hanno dovuto fare i conti con la perdita del  lavoro dopo anni di esperienza e, diciamolo, a volte in condizioni lavorative non idilliache.

In tutto questo caos tra disperazione e rabbia, la dirigenza  non aveva fatto i conti con Air Berlin, la compagnia aerea tedesca che ha rilevato una parte dei vecchi Airbus 320 dell’Alitalia  anch’essa partner di Etihad e che dovrà fare la manutenzione pesante proprio negli hangar storici dell’aeroporto di Fiumicino, e dove i tagli al personale ha fatto si che ai pochi addetti rimasti la compagnia abbia dovuto affiancarne di nuovi per poter contenere i nuovi lavori appena entrati.

Ma dove reperire dei tecnici qualificati che conoscono gli Airbus e abbiano esperienza? Proprio tra il persoanle mandato a casa, ma con la differenza che da un contratto a tempo indeterminato si è passati ad un contratto a tempo determinato  con una fondamentale riduzione dello stipendio. 

Come confermato da Daniele Cofani, delegato del Cub Trasporti: “Sono stati così riassunti una cinquantina di quei lavoratori appena licenziati. Evidentemente la loro opera è necessaria, tanto che il contratto è stato riconfermato fino al 28 febbraio, ma non è più come prima. Hanno dieci, vent’anni di esperienza, un’altissima professionalità e adesso sono precari. Lo stipendio è stato ridotto e hanno perduto pure l’anzianità di servizio“.

La compagnia Italo-araba fa sapere a sua difesa che era previsto negli accordi che nei periodi di picco alcuni addetti ai lavori sarebbero stati richiamati per tamponare e così è stato, ma questa è storia già scritta era già successo poco prima di Natale quando diversi addetti ai bagagli con anni di esperienza furono richiamati dalla società che fa sicurezza sotto i nastri trasportatori con un contratto nettamente più basso di quello che avevano in precedenza. Come dire “meglio di stare a casa, almeno lavori”! 

La verità è che in una realtà che sta aumentando il numero di passeggeri, aumentano le compagnie e di conseguenza aumenta il lavoro, proprio quest’ultimo sia a serio rischio, e l’ultima prova c’è stata qualche giorno fa con il licenziamento di 450 addetti della società di handling GroundCare, che prima dovevano essere riassorbiti in altre società di gestione ma che poi così non è stato.

In un mercato dove c’era il monopolio, Aeroporti di Roma, si è passati alle tre società dei primi anni del nuovo millennio, AdR, Alitala Airport e EAS, per arrivare a oltre 7 società di handling con la relativa corsa all’accaparrarsi la compagnia al costo più basso andando a tagliare sulla qualità del servizio, sulla sicurezza dell’operaio e creando figure factotum che sono andate a sostituire tante realtà lavorative che non hanno così più avuto senso di esistere e mandando a casa tanti lavoratori che ad oggi sono in attesa di un’opportunità lavorativa.

Assisteremo a breve alla scena del film Cinderella Man, dove Russell Crowe insieme ad altri lavoratori erano ammassati fuori i cancelli del porto per elemosinare un lavoro? Può darsi!

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Informazioni su Ruggero Terlizzi 3542 Articoli
Ruggero Terlizzi è il classico nerd, tecnologia, fumetti, videogames, serie tv e tutto quello che è classificabile nella categoria. È un ottimo disegnatore e ha sempre a portata di mano un taccuino dove fare qualche schizzo. Appassionato anche di auto ha tenuto la rubrica motori su Il Tabloid Motori e da settembre gestisce la rubrica Tech su Il Tabloid.it

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