Roma – La comunità lgbt a rischio violenza, lo dichiara l’ass. ANDDOS



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I due nuovi casi di violenza contro persone lgbt, avvenuto nei giorni scorsi a Roma, quando i malcapitati sono stati minacciati, rapinati e poi vittime di successive estorsioni da parte di soggetti di nazionalità dell’est Europa, alcuni già noti alle forze dell’ordine, conosciuti poco prima in una chat per soli uomini, ripropone il serio problema della sicurezza dei posti dove approfondire conoscenze e condividere anche esperienze sessuali.

L’Associazione Nazionale ANDDOS, con sede a Roma ed operante in tutta Italia, rivolge un appello a tutta la comunità lgbt per evitare situazioni pericolose che possano mettere a repentaglio la propria persona: tra gli obiettivi del proprio movimento, infatti, c’è quello di stimolare e supportare la creazione e lo sviluppo di ambienti e posti sicuri come i circoli, capaci di aggregare persone, altrimenti spesso emarginate ed isolate socialmente, nei quali condividere esperienze, trovare accoglienza e protezione, manifestare appieno e senza alcun timore la propria dimensione sessuale ed affettiva, attraverso il confronto e la socializzazione. Proprio per evitare il rischio di poter subire aggressioni o, comunque, per evitare di mettersi in situazioni di pericolo,  l’Associazione ANDDOS raccomanda a tutta la comunità lgbt di frequentare ambienti sicuri come i propri circoli privati (sono ben 61 distribuiti in tutta Italia, di cui ben 8 a Roma, per un totale di 112.000 associati iscritti) evitando di portarsi a casa persone conosciute poco prima in chat o darsi appuntamento in pericolosi posti isolati.

“Voglio sottolineare che nei nostri circoli ricreativi – spiega il Presidente Nazionale Mario Marco Canale – la sicurezza di chi li frequenta è garantita dall’iscrizione al momento dell’entrata, pertanto l’ingresso è riservato solamente agli associati. Per garantire la vostra sicurezza, proponete alla persona conosciuta in chat di condividere l’esperienza sessuale in un circolo ANDDOS anziché recarsi da soli a casa di sconosciuti o ospitare estranei di cui non si conoscano le effettive intenzioni. “I nostri circoli sono assolutamente sicuri – rimarca l’avvocato Antonio Bubici – all’interno degli stessi operiamo anche con iniziative e campagne di informazione riguardo al benessere psico-fisico ed alla prevenzione delle malattie sessuali  trasmissibili, grazie alla consulenza gratuita di nostri medici specialistici”.

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Riceviamo e pubblichiamo

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