Ariccia – Denunciate sei persone per associazione a delinquere



I carabinieri della Stazione di Ariccia, dopo due anni di indagini, coordinate dal sostituto Procuratore Dr.ssa Eleonora Fini della Procura della Repubblica di Velletri, hanno concluso un’ attività che ha consentito di smantellare un sodalizio criminale dedito alla truffa, denunciando 6 persone per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

La banda era capeggiata da un noto pregiudicato 40 enne residente a Nemi,  tra l’altro sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di dimora, che da tempo organizzava sistematicamente diverse truffe ai danni di vari imprenditori di Ariccia, Nemi, Genzano di Roma, Lanuvio e Roma.

L’uomo, già segnalato anche al Centro Allarme Interbancario, non potendo rivestire la carica di Amministratore di nessuna società, proponeva a diversi soggetti in difficoltà economiche di fare da prestanome alla direzione di ditte edili fittizie  in realtà gestite dal gruppo criminale il tutto per una piccola cifra di “rimborso”.

La banda, tramite  documentazione contraffatta era riuscita  a noleggiare autovetture, utilizzate per scopi privati, a redigere cambiali, a cedere assegni rubati ed a prendere in sub appalto lavori edili presentando più di un documento falso  tra cui Piani Operativi di Sicurezza e Documenti di Valutazione Rischi.

Per raggiungere tale scopo,il gruppo  si avvaleva di numerosi professionisti e consulenti tra cui il responsabile di un’agenzia di servizi dell’hinterland capitolino, i quali venivano incaricati di nascondere ogni possibile collegamento riconducibile direttamente o indirettamente tra loro e la vittima.

Inoltre, potendo contare su una fitta rete di collaboratori, il gruppo criminale era riuscito ad assumere senza il consenso e all’insaputa dell’Amministratore, nuovi dipendenti, tra cui lo stesso capo dell’organizzazione.

Nel corso delle indagini sono state eseguite numerose perquisizione domiciliari che hanno portato al ritrovamento e al sequestro di ingente materiale compromettente e riconducibile ad una  attività illecita e fraudolenta, e al rinvenimento di 30 orologi recanti il marchio Rolex, risultati contraffatti a seguito delle verifiche da parte di tecnici specializzati.

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